Benzina, perchè il taglio sulle accise del governo rischia di essere inutile

Benzina, lo sconto predisposto dal governo per contrastare il caro carburante potrebbe rivelarsi inutile. Vediamo nel dettaglio perché. 

Con l’inizio del conflitto in Ucraina, il prezzo del carburante è salito in modo vertiginoso, provocando la disperazione di tantissimi italiani a causa dei costi insostenibili.

Benzina nuovi prezzi

Per questo, il governo ha deciso di varare un nuovo decreto energia per contenere i prezzi, dopo che una misura simile era già stata presa lo scorso anno rivelandosi inutile, in quanto i prezzi da gennaio sono saliti ancora. 

Benzina, come funziona lo sconto appena varato dal Governo Draghi

La norma voluta dal governo Draghi, è entrata in vigore nella data del 22 Marzo 2022 e ha permesso ai contribuenti di beneficiare di un taglio delle accise di 25 centesimi. Si tratta però di uno sconto che risulta limitato temporalmente. Lo sconto in questione avrà infatti validità soltanto per un mese.

Al momento comunque, chi ha deciso di fare il pieno alla propria auto a partire da questa data, ha comunque beneficiato di questi sconti sui prezzi del carburante di 25 centesimi. Al momento, le medie nazionali sui prezzi di benzina e gasolio sono di circa 1,8 euro al litro, contro i 2,1 euro registrati nelle pompe di tutta Italia a inizio settimana. Già nella giornata di ieri però i prezzi sono ricominciati a salire.

Le quotazioni internazionali del carburante hanno infatti subito un nuovo rialzo, e viene adesso da chiedersi come resisterà lo sconto del governo e quanto si rivelerà utile di fronte a questo scenario. I prezzi della benzina dunque sono ormai molto vicini al record storico toccata in data 8 Marzo 2022, quando arrivarono oltre i 2,30 euro al litro. 

Benzina, l’annuncio di Eni sui nuovi rincari del carburante

Una delle prime conseguenze di questi nuovi aumenti si è tradotta in un importante annuncio fatto dall’Eni. La multinazionale di idrocarburi a partecipazione statale ha infatti annunciato che aumenterà di sei centesimi il prezzo sia della benzina che del diesel.

Una notizia che rischia dunque di annullare lo sconto predisposto dal governo e riportare le famiglie italiane nella stessa difficoltà economica di alcune settimane fa. Non è una situazione, e questo il premier Draghi non lo ha mai nascosto. Anzi, in una delle sue ultime conferenze stampa, ha dichiarato che se la guerra in Ucraina dovesse prolungarsi, la nostra nazione potrebbe trovarsi costretta a pensare a un razionamento delle risorse, quelle energetiche in primis.

Resta il fatto che al momento questi rialzi, hanno già eroso circa un quinto del risparmio previsto dal taglio sulle accise. 

Benzina, cosa accadrà quando scadranno i termini entro cui vale il taglio delle accise?

Rischiamo insomma di vedere i benefici di questa misura dileguarsi a tempo record. Cosa accadrà poi quando questo sconto verrà interrotto in data 21 Aprile 2022? Non ci è dato saperlo. ma la sensazione è che l’esecutivo non abbia una reale idea di come affrontare questi rincari record sul prezzo del carburante. Certo, non è comunque escluso che proprio alla luce di queste difficoltà, Draghi decide di prorogare il taglio sulle accise. 

Diversi benzinai di Como intervistati circa questo nuovo e improvviso treno hanno dato conferma che sta accadendo davvero.

Daniela Maroni, presidente della Figisc, l’associazione che riunisce i gestori degli impianti di carburante di Confcommercio, ha rilasciato un’intervista parlando delle difficoltà attuali e dell’intervento del governo con il taglio sulle accise di 25 centesimi al litro. La donna ha dichiarato che “Questo provvedimento non può che portare un po’ di respiro alla categoria. Ci auguriamo che l’inversione di tendenza possa proseguire. Siamo comunque in attesa di avere delucidazioni in merito al rimborso dell’accisa già assolta rispetto al prodotto che avevamo già nelle nostre cisterne”.

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