Legge 104 e pensione: come ottenere un assegno di 1.500 euro al mese

La scadenza della pensione con legge 104 che permette di ricevere un assegno di 1.500 euro al mese fino alla età pensionabile è vicina.

I beneficiari dell’APE Sociale sono tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato. Rientrano anche i lavoratori autonomi e i parasubordinati che sono iscritti alla Gestione Separata INPS.

Legge 104 e pensione
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L’assegno dell’APE Sociale non può superare 1.500 euro al mese, si tratta di un assegno ponte fino al raggiungimento dell’età pensionabile. L’assegno è proporzionato in base all’anzianità contributiva. L’età per accedere a questa misura è di 64 anni, però bisogna trovarsi in una delle tutele previste dalla normativa. Per non farsi scappare quest’opportunità, la prima scadenza per inoltrare la domanda è 31 marzo 2022; la seconda è 31 luglio e infine, la terza considerata domanda tardiva, entro e non oltre il 30 novembre 2022. Precisiamo che è possibile accedere anche ad altre forme pensionistiche, qui la nostra guida: “In pensione a 57 anni con e senza legge 104: è possibile già da subito“.

Legge 104 e pensione: i beneficiari

Per poter accedere a questo misura, bisogna trovarsi in una delle seguenti tutele:

a) disoccupati che hanno perso il lavoro volontariamente, anche licenziamento collettivo, dimissioni per giusta causa e risoluzione consensuale. Rientrano anche i contratti di lavoro a scadenza, a condizione che nei 36 mesi precedenti alla scadenza di contratto a termine, il lavoratore abbia avuto periodo di lavoro dipendente di almeno 18 mesi. Per queste categorie l’anzianità anagrafica richiesta è di 30 anni;

b) lavoratori caregivers che prestano assistenza al familiare disabile da almeno sei mesi dalla data della richiesta. In riferimento al familiare d’assistere la normativa precisa che devono trovarsi in uno stato di gravità ai sensi della legge 104 articolo, comma 3. I parenti d’assistere che danno diritto al pensionamento con l’APE Sociale sono: il coniuge o parente di primo grado; parente o affine di secondo grado nel caso il coniuge o il genitore del disabile abbiano compiuto entrambi 70 anni di età, oppure, siano affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti. Il familiare deve essere convivente. L’anzianità anagrafica richiesta è di 30 anni.

c) lavoratori disabili con una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% con 30 anni di contributi;

d) lavoratori che svolgono mansioni particolarmente faticose e pesanti, secondo l’elenco previsto dalla legge 234/2021 all’allegato 3. (Anzianità contributiva 36 anni, per alcune categorie è richiesto 32 anni).

Previsto uno sconto contributivo per le donne di 12 mesi per ciascun figlio, fino ad un massimo di due anni.

Pensione in anticipo anche per assistere la cognata?

Un Lettore pone la seguente domanda: “Buongiorno, sono un operaio agricolo e ho 30 anni di contributi, mia cognata con legge 104 comma 3 convive con me, posso fare domanda APE sociale? Ho 65 anni e non vorrei perdere quest’opportunità”.

La cognata in ordine di parentela si raffigura come soggetti affini al secondo grado. Il diritto alla pensione attraverso l’APE Sociale si trasmette solo se i parenti di primo grado o affini, siano mancanti, deceduti, affetti da patologie invalidanti o abbiano compiuto 70 anni di età.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com

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