Rc Auto, ecco quanto pagheremo nel 2022

Rc Auto, sono stati pubblicati i prezzi medi che si pagheranno sull’Rc Auto nel 2022. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.

Una delle pochissime cose su cui contribuenti italiani sono riusciti a risparmiare in questi due anni, è il costo dell’assicurazione della loro automobile.

rc auto prezzo 2022
Pixabay

I prezzi sono in discesa in realtà dal 2012, ma da dopo il lockdown hanno registrato ulteriori ribassi. Questo è dovuto anche ad una scelta precisa delle compagnie assicurative che si sono potute permettere di abbassare ancora di più il costo dell’Rc Auto. 

Rc Auto, perché durante il lockdown le compagnie assicurative hanno risparmiato

Molti infatti non sono a conoscenze che le assicurazioni hanno registrato notevoli risparmi in quel periodo. Il motivo è semplice da capire. Circolavano pochissime macchine e la percentuale di incidenti, e dunque di indennizzi da versare, è crollata di colpo. L’ultima calo dei prezzi è stato comunicato di recente dall’Ivass, (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). Questo ha infatti reso noto che al momento la media dei costi dell’Rc Auto è di 360 euro.

Con una diminuzione su base annua di circa il 5 per cento. Naturalmente si tratta di una media generalizzata, in quanto le situazioni sul territorio italiano sono molto diverse tra loro. L’Ivass ad esempio specifica subito che circa il 50 per cento degli assicurati su Rc Auto, paga meno di 323 euro. In alcune provincie, come ad esempio Aosta, il prezzo scende addirittura fino a 285 euro. 

Rc Auto, il Presidente di Unione Consumatori spiega che il calo dei prezzi non è reale

Nonostante questo però, i consumatori italiani continuano a restare profondamente scontenti di questi prezzi medi su Rc Auto. Di questo problema ha parlato di recente anche Massimiliano Donà, presidente dell’Unione dei Consumatori. Dona ha spiegato in primo luogo come i cali del prezzo a cui stiamo assistendo, sono meno concreti di quanto si possa pensare.

Questo perché in realtà nessuno ha notato che dopo nove anni, i prezzi erano risaliti per la prima volta nel secondo trimestre del 2021. E questo significa che i prezzi non sono diminuiti in generale quest’anno, ma soltanto nel confronto con il 2021.

Dona ha continuato nel suo intervento spiegando che “in realtà non fa altro che ritornare ai livelli già raggiunti nel secondo trimestre 2021, quando era 360,4 euro. Insomma, dopo il peggioramento del terzo trimestre 2021 si torna al passato. Un andamento, quindi, che continua a essere troppo ballerino e altalenante per poter essere soddisfatti”.

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