Con lo scoppio della guerra in Ucraina, in molti si sono chiesti se l’orologio dell’Apocalisse verrà spostato. Vediamo nel dettaglio di cosa parliamo.
Lo chiamano l’Orologio dell’Apocalisse ed è stato creato nel 1947. Si tratta di un progetto messo in piedi dalla redazione della rivista interna all’Università di Chicago, il “Bulletin of the Atomic Scientist”.
Il suo scopo fin dall’inizio è stato puramente simbolico. Il Doomsday Clock di Chicago si prefigge infatti di ricordare al mondo che la fine del mondo non è mai stata così vicina. Un modo per ricordare all’uomo che se non la smette di fare guerre e inquinare, la fatidica ora X scoccherà al più presto anche per lui. Non è un caso d’altronde, che sia nato dopo il lancio delle bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki. L’orologio viene solitamente spostato ogni qualvolta accade un evento storico mondiale molto trave.
L’Orologio dell’Apocalisse verrà spostato di nuovo a causa della guerra in Ucraina?
Logico che molti in questi giorni in cui la Russia invade l’Ucraina, si siano chiesti cosa passa nella mente degli scienziati di Chicago. E se stanno per caso riflettendo se spostare ancora le lancette. Al momento infatti l’orologio dell’Apocalisse è fermo a 100 secondi da mezzanotte. Quando è nato era invece inizialmente fermo a 7 minuti dalla fine del mondo. Ma già cinque anni dopo venne ridotto a 120 secondi. Erano infatti iniziati i test nucleari e l’umanità rischia un nuovo conflitto mondiale. Poi nel 1991 con la fine della guerra fredda, le lancette avevano segnato 17 minuti dalla fine del mondo.È stato forse il momento in cui si era più positivi verso il futuro.
Un tempo che però in questi ventennio si è nuovamente ridotto fino agli attuali 100 secondi. Nel 2020, il team dell’università di Chicago aveva spostato le lancette avanti a causa del cambiamento climatico. Eppure, stavolta nessuna lancetta verrà toccata nonostante la guerra iniziata da Vladimir Putin.
La direttrice del Bulletin spiega perché per il momento le lancette non saranno spostate
Il motivo lo ha spiegato la direttrice della rivista Bulletin Rachel Bronson alla Repubblica in un’intervista concessa nei giorni scorsi. la donna ha affermato che l’orologio non verrà toccato. Secondo la Bronson sarebbe troppo pericoloso spostarlo adesso. Il motivo è politico: “Oggi le superpotenze parlano di testate nucleari come se fosse sempre più scontato il loro utilizzo. E siccome temiamo di contribuire a questa semplificazione, terremo l’orologio così com’è”.
Certo che però Putin decidesse a un certo punto di questa guerra di iniziare a gettare bombe anche sui civili, si aprirebbe una pagina nera della storia mondiale. E in quel caso, l’Università di Chicago potrebbe anche cambiare idea. E l’Apocalisse sarebbe più vicina di quanto crediamo.