Posso chiedere due volte il Bonus Mobili? Sì, ma dipende dai lavori

Il Bonus Mobili assicura uno sconto per l’acquisto di arredamento ed elettrodomestici. Quante volte può essere chiesto?

Uno dei dubbi più ricorrenti tra gli interessati al Bonus Mobili è se l’agevolazione possa essere utilizzata più di una volta. La questione coinvolge soprattutto i condomini, visto che gli interventi edilizi possono essere effettuati sia sulle parti comuni sia sui singoli appartamenti.

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Posso chiedere due volte il Bonus Mobili? Sì, ma dipende dai lavori (informazioneoggi.it)

Chi, ad esempio, ha presentato la CILA lo scorso anno per lavori condominiali e richiesto il Bonus Mobili può anche presentare una nuova CILA nel 2025 e usufruire nuovamente del Bonus Mobili? Facciamo chiarezza su tale aspetto e fughiamo i dubbi dei Lettori.

Doppia richiesta Bonus Mobili: i requisiti per ottenere l’agevolazione

Il Bonus Mobili può essere utilizzato più di una volta, se collegato a lavori di ristrutturazione differenti, compiuti in anni diversi. La realizzazione di interventi edilizi è essenziale, visto che la detrazione spetta solo se l’arredamento e gli elettrodomestici vengono utilizzati su un immobile ristrutturato con le agevolazioni disponibili.

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Doppia richiesta Bonus Mobili: i requisiti per ottenere l’agevolazione (informazioneoggi.it)

I lavori, inoltre, devono iniziare dal primo gennaio dell’anno precedente rispetto a quello di richiesta del Bonus. In questo modo, il beneficio può essere usato fino al 31 dicembre 2026, grazie alla proroga contenuta nella nuova Manovra finanziaria. Occhio, però, perché tale possibilità è concessa esclusivamente se i due interventi di ristrutturazione sono distinti. Nel caso in cui gli ultimi (quelli del 2025) siano collegati a quelli iniziati lo scorso anno, non può essere nuovamente richiesto il Bonus Mobili. Al massimo, la somma relativa all’anno in corso può integrare quella del 2024.

Ricordiamo che il Bonus Mobili consiste nella detrazione IRPEF al 50%, per l’acquisto di arredamento e grandi elettrodomestici, destinati ad abitazioni che sono state oggetto di lavori edilizi agevolati. La somma massima detraibile è pari a 2.500 euro, su una soglia di spesa di 5 mila euro. Cosa può essere acquistato? L’agevolazione copre le spese per i mobili nuovi (come letti, armadi, tavoli, sedie, poltrone, divani, complementi di illuminazione, scrivanie, librerie) e grandi elettrodomestici con un’elevata classe energetica. In base all’attuale classificazione, è necessaria almeno la classe A per i forni, la classe E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie e la classe F per frigoriferi e congelatori.

La richiesta del bonus può essere effettuata direttamente al momento della compilazione della Dichiarazione dei Redditi, specificando l’importo speso nel Quadro E- Oneri e Spese del Modello 730 o del Modello Redditi Persone Fisiche. La somma spettante viene suddivisa in dieci rate annuali di eguale importo. Sono comprese nell’agevolazione anche i costi di trasporto e montaggio (purché siano stati compiuti con strumenti tracciabili). Sono, invece, escluse porte, pavimentazioni, tendaggi e complementi di arredo.

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