Scossone Legge 104: aumentano le verifiche dell’INPS e in molti rischiano di perdere permessi e congedi

I nuovi accertamenti INPS potrebbero penalizzare molti lavoratori che usufruiscono della Legge 104. Quali sono i pericoli?

La Legge di Bilancio 2026 ha introdotto una serie di misure di controllo che l’INPS potrà mettere in pratica per scovare i furbetti della Legge 104. Da gennaio, in particolare, i datori di lavoro potranno chiedere all’Istituto di Previdenza di avviare verifiche sui fruitori dei permessi e dei congedi retribuiti, per analizzare l’effettiva sussistenza di tutti i requisiti richiesti dalla normativa.

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Scossone Legge 104: aumentano le verifiche dell’INPS e in molti rischiano di perdere permessi e congedi (informazioneoggi.it)

Il possesso di tutte le condizioni, infatti, non deve sussistere solo al momento della richiesta delle agevolazioni, ma è necessario che permanga per tutta la durata delle stesse. Al tal fine, potranno essere convolti anche i medici della sanità militare e di altre strutture sanitarie pubbliche, che aiuteranno l’INPS nei controlli.

Nuovi controlli INPS per la lotta ai furbetti dei permessi e dei congedi 104: cosa cambia dal 2026?

Per scovare in maniera più agevole coloro che beneficiano dei tre giorni di permesso 104 e del congedo straordinario pur non avendone diritto, ogni mese, le Pubbliche Amministrazioni dovranno inviare telematicamente all’INPS tutti i dati sulle misure concesse ai dipendenti. La novità principale consiste nell’obbligo di specificare non solo il nome del beneficiario ma anche del disabile assistito dal lavoratore.

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Nuovi controlli INPS per la lotta ai furbetti dei permessi e dei congedi 104: cosa cambia dal 2026? (informazioneoggi.it)

In questo modo, l’Istituto di Previdenza potrà mettere a confronto tutte le informazioni di cui dispone e accertare celermente la presenza di situazioni dubbie (ad esempio, la fruizione simultanea della stessa agevolazione da parte di più familiari, per l’assistenza al medesimo disabile). L’obiettivo è la creazione di una sorta di “registro nazionale” dei dipendenti che hanno diritto a permessi e congedi legati alla Legge 104.

Il nuovo meccanismo dovrà essere finalizzato, secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, a evitare abusi e assicurare che i vantaggi vengano riconosciuti esclusivamente a chi ne ha davvero bisogno. Molte volte, infatti, l’INPS e la Corte dei Conti hanno segnalato situazioni illegittime, derivanti da un utilizzo scorretto dei permessi e dei congedi.

Si tratta di situazioni che non possono essere più considerate accettabili, perché non solo ledono la natura stessa della Legge 104 (emanata a tutela dei soggetti affetti da disabilità e dei loro caregivers), ma determinano anche un ingente danno economico allo Stato, costretto a riconoscere le relative indennità a lavoratori che, in realtà, non avrebbero bisogno di assentarsi dal lavoro. L’INPS, dunque, non può più essere costretto a finanziare lo stipendio di un lavoratore (pubblico o privato) che beneficia di misure a cui non avrebbe in alcun modo diritto.

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