I lavoratori possono accedere alla pensione anche con soli 5 anni di contributi, ma devono prestare attenzione a una serie di condizioni.
Contrariamente a quanto si pensi, l’Assegno Sociale non è l’unica alternativa per coloro che non hanno maturato i requisiti per la pensione. Il nostro ordinamento previdenziale, infatti, contempla uno strumento grazie al quale si può usufruire del pensionamento anche con meno di 20 anni di contribuzione.

Si tratta di un vantaggio non indifferente, se si considera che l’Assegno Sociale ha un importo di soli 538,69 euro e spetta in maniera piena solo ai non coniugati che hanno un reddito pari a zero o ai coniugati che hanno un reddito inferiore a 7.002,97 euro. Ma a chi spetta la pensione con meno di 20 anni di contributi?
Pensione con 5 anni di contributi: l’alternativa all’Assegno Sociale
I cd. contributivi puri, ossia coloro che hanno iniziato ad accreditare versamenti previdenziali a partire dal 1° gennaio 1996, possono accedere alla pensione di vecchiaia solo se, oltre alla maturazione dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi, hanno raggiunto un assegno pari almeno all’importo dell’Assegno Sociale. In caso contrario, non possono beneficiare del pensionamento.

Tale condizione risulta molto problematica per coloro che hanno carriere professionali discontinue o stipendi bassi che, dunque, non riuscirebbero a ottenere una pensione di almeno 538,69 euro al mese. In tale categoria rientrano, ad esempio, i lavoratori stagionali, i precari e quelli costretti a lunghe pause.
Per lungo tempo, questi contribuenti hanno percepito solo l’Assegno Sociale, per il quale non sono fissati requisiti contributivi ma solo reddituali, trattandosi di una misura assistenziale. In particolare, è rivolta a chi ha almeno 67 anni di età, è cittadino italiano o comunitario iscritto all’Anagrafe del Comune di residenza oppure extracomunitario con regolare permesso di soggiorno UE, risiede in Italia da almeno 10 anni in maniera continuativa e versa in uno stato di bisogno economico.
Come abbiamo anticipato, l’Assegno Sociale viene erogato in misura piena soltanto a chi possiede un reddito pari a zero, se coniugato, oppure inferiore a 7.002,97 euro, se non coniugato. La misura, invece, viene riconosciuta in maniera parziale per i non coniugati con reddito da zero a 7.002,97 euro e ai coniugati con reddito compreso tra 7.002,97 e 14.005,94 euro (ossia il doppio dell’Assegno Sociale).
I contributivi puri, invece, hanno a disposizione anche la pensione di vecchiaia contributiva, per la quale servono solo 5 anni di contributi, ma 71 anni di età. In tal caso, inoltre, non è previsto il rispetto di alcun requisito relativo all’importo della prestazione. Chi già percepisce l’Assegno Sociale può presentare domanda all’INPS e ottenere la sostituzione della prestazione (con relativi arretrati fino a cinque anni, se ne aveva diritto).