Ai già numerosi divieti condominiali, ora se ne aggiunge un altro che fa davvero tremare. Vediamo di cosa si tratta.
Vivere in condominio ha, sicuramente, parecchi vantaggi rispetto a vivere in una casa privata. In primis si ha la comodità di una portineria che, nella maggior parte dei casi, è attiva per 8 ore al giorno e ritira la nostra posta e i nostri pacchi quando noi non siamo in casa.

In secondo luogo chi vive in condominio non ha il peso di dover fare da solo la manutenzione del giardino perché si paga qualcuno che ci pensi. Infine è una tutela contro i furti perché ci sono sempre i vicini a dare un’occhiata quando noi siamo a lavoro oppure in vacanza. Ma non sono certo tutte rose e fiori. Ci sono anche delle limitazioni di cui occorre tenere conto.
Se vivo in condominio, anche se sono a casa mia, nella mia proprietà privata, non posso fare tutto quello che mi passa per la testa: in particolare devo rispettare determinati orari per fare rumore e devo pagare le spese relative ad un ascensore anche se non lo uso. E così via con moltissime altre regole. Ora, ai tanti divieti già in vigore nei condomini italiani, se ne aggiunge un altro davvero molto pesante che sta facendo tremare molti.
Nuovo divieto per chi ha un box: ecco cosa non potrai più fare
Comodo vivere in condominio: portineria, manutenzione del giardino, maggiore sicurezza ma…anche tante limitazioni, tante regole da rispettare e infiniti divieti che, talvolta, possono sembrare assurdi. Ora ne scatta un altro davvero pesante. Di seguito scopriamo cosa non potremo più fare d’ora in avanti.

Come recita un vecchio proverbio latino “verba volant, scripta manent”: le parole non contano nulla di fronte alla Legge ma conta ciò che è scritto nero su bianco. Lo ha ribadito la sentenza 25227 del 15 Settembre della Corte di Cassazione che ha esaminato il caso di una donna, proprietaria di una casa all’interno di un condominio, la quale sosteneva fosse suo diritto parcheggiare la sua automobile nel cortile condominiale di fronte al suo box.
Il suo ragionamento non faceva una piega: chi acquista un box, paga le spese per il passo carraio e, dunque, deve poterne usufruire. Ma le cose stanno un po’ diversamente. Infatti nel regolamento del condominio non c’era scritto niente di simile ma, anzi, era fatto esplicito divieto occupare con le auto il cortile condominiale in quanto spazio comune a tutti. Pertanto i giudici hanno puntualizzato che se una cosa non è scritta chiaramente, allora non esiste.
Non solo: concedere ad una persona di occupare uno spazio comune solo perché oltre alla casa ha comprato anche il box auto, significa concedere un privilegio che discrimina chi non ha il box. Per poter fare una cosa del genere – come spiega l’articolo 8 del comma 3 del Codice Civile – è necessario il consenso di tutti gli altri condomini – non basta nemmeno la maggioranza, tutti devono essere d’accordo – che deve essere messo nero su bianco altrimenti non avrà alcun valore.





