Il Bonus pensione è un aiuto particolare dedicato ai lavoratori. Permette di uscire prima dal mondo del lavoro senza penalizzazioni aggiuntive.
Ci sono diversi tipi di aiuti con riferimento alla pensione. Molti vengono concessi dopo aver maturato i requisiti di pensionamento e riguardano l’assegno mensile, altri sono erogati prima e aiutano a raggiungere il diritto alla pensione prima del tempo. Quest’ultimi rientrano nei Bonus pensione contributivi.

Gli aiuti più noti sono quelli che permettono di aumentare l’importo sull’assegno pensionistico se troppo basso. Integrazione al minimo, maggiorazioni, somme aggiuntive una tantum o continuative. Poi c’è la rivalutazione annuale dei trattamenti che dovrebbe incrementarli per adeguarli all’inflazione e al costo della vita.
Pochi euro non faranno certo la differenza ma in attesa delle pensioni minime a 1.000 euro promesse più volte in fase pre-elettorale permettono di fare piccoli passi in avanti anno dopo anno. Ci sono, poi, altri tipi di aiuti di natura diversa. Chi rimane a lavoro invece di scegliere Quota 103, ad esempio, riceve come premio uno sgravio contributivo che aumenterà lo stipendio netto fino al pensionamento. I contributi hanno una grande importanza anche nella maturazione del diritto alla pensione,
Ecco chi può ottenere il Bonus pensione sui contributi
Per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro alcuni lavoratori possono far valere di più i propri contributi. Il Bonus riguarda, dunque, i contributi previdenziali e nello specifico i contributi versati prima dei 18 anni di età e quelli legati al riconoscimento di un’invalidità. Iniziamo dal primo caso. La Riforma Dini ha voluto premiare chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni. Per ogni anno di lavoro svolto da minorenne i contributi valgono fino a 1,5 volte.

Il Bonus previdenziale è rivolto ai contributivi puri (contributi versati dal 1996 in poi). Per spiegare il vantaggio basta dire che chi ha lavorato due anni prima dei 18 anni potrà conteggiare tre anni di contributi e raggiungere prima i requisiti di pensionamento. L’anno extra, però, non si potrà usare per il calcolo dell’assegno pensionistico. Vale solo per il diritto alla pensione, non per il conteggio.
Il secondo Bonus di tipo contributivo riguarda le persone con invalidità riconosciuta almeno del 74%. Prevede che per ogni anno di lavoro dopo il riconoscimento della disabilità siano conteggiati 2 mesi figurativi extra per un massimo di 5 anni di contributi. Si garantisce, così, una via d’uscita anticipata dal mondo del lavoro ma, anche in questo caso, gli anni in più non incideranno sull’assegno pensionistico.





