Disney+, dopo i nuovi aumenti gli utenti fremono: in centinaia pronti a cambiare, ma quali sono le alternative più economiche?
Non sono giorni facili per l’industria di Disney+, dopo il caos seguito all’allontanamento di Jimmy Fallon dal suo late show, il servizio di abbonamenti streaming ha subito un aumento di disiscrizioni notevoli. Tanto che il conduttore e comico statunitense è tornato a ricoprire il suo posto.
Dopo l’impossibilità di condividere l’account e l’introduzioni delle pubblicità, quella di Fallon è stata l’ultima goccia per migliaia di utenti. Tuttavia, il caos non sembra rientrato: in molti stanno lamentando notevoli aumenti del servizio streaming, tanto da iniziare a valutare soluzioni alternative a basso costo.
Perché Disney+ sta aumentando i prezzi
La notizia è chiara: Disney+ ha annunciato nuovi aumenti, con il piano Standard senza pubblicità che in Italia è passato a circa 10,79 € al mese, come rivelato da Android Authority. Una cifra che, moltiplicata per dodici mesi, supera facilmente i cento euro annui. Per una famiglia, soprattutto se già abbonata ad altre piattaforme come Netflix, Prime Video o Apple TV+, questo incremento si traduce in una spesa complessiva significativa.
La buona notizia è che esistono alternative a Disney+ che costano la metà o addirittura molto meno, senza rinunciare a un catalogo ricco e variegato. Alcune sono soluzioni note solo a chi ha avuto la curiosità di esplorarle, altre invece rientrano già nelle abitudini di molti, ma spesso vengono sottovalutate rispetto al loro reale potenziale.
Tra queste spicca Amazon Prime Video, incluso nell’abbonamento Prime al prezzo di 4,99 € al mese o 49,90 € l’anno. Un’opzione che offre non solo film e serie in streaming, ma anche spedizioni gratuite, musica e altri servizi, rendendo il rapporto qualità-prezzo estremamente competitivo. Per chi vuole limitarsi allo streaming puro, esiste anche la versione Prime Video standalone, disponibile a circa 5,30 € al mese, che rimane comunque la metà del costo dell’abbonamento Disney+.
Un altro fronte interessante è quello delle piattaforme gratuite supportate dalla pubblicità, come RaiPlay, Mediaset Infinity e Pluto TV. Sebbene non abbiano lo stesso tipo di contenuti originali di Disney+, offrono film, serie e programmi in modo del tutto gratuito. Certo, la presenza di spot può sembrare un limite, ma a fronte di un risparmio totale può diventare un compromesso più che accettabile.
Il panorama dello streaming sta cambiando rapidamente e, con esso, anche le abitudini degli spettatori. Sapere che esistono servizi accessibili a costi contenuti o addirittura nulli significa poter continuare a godersi l’intrattenimento senza sacrificare troppo il portafoglio.