Sia Roma che Parigi sono due città affascinanti e incredibilmente belle ma non le più bella del mondo. Il primato è una sorpresa!
Una studio internazionale basato sulla sezione aurea ha decretato la città più bella del mondo e – a sorpresa – non è né Roma né Parigi o Venezia, Barcellona, New York. I risultati lasceranno basiti ma c’è un motivo se tra tante meraviglie è stato scelto proprio questa piccola realtà che stiamo per svelarvi.

La sezione aurea è un numero irrazionale ossia infinito di cifre decimali che non si ripetono che viene approssimato a 1,618. Parliamo di una delle costanti più importanti della matematica che già i Babilonesi, gli Egizi e i Greci hanno impiegato per costruire opere architettoniche. Ancora oggi la sezione aurea è usata nell’arte come canone di proporzionalità e bellezza.
La Gioconda di Leonardo Da Vinci, ad esempio, per molti segue le proporzioni auree. Anche in natura si ritrova questa costante. Nella forma della conchiglia del Nautulis (mollusco dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano), nella struttura geometrica di foglie o infiorescenze. Pure nelle galassie e nelle curve degli uragani si ritrova la proporzione aurea. Essendo simbolo di bellezza e armonia è stata cercata anche nelle città del mondo.
La città più bella del mondo per la sezione aurea
Uno studio internazionale usando la sezione aurea ha decretato come città più bella del mondo Chester, nel Regno Unito. Con un punteggio dell’83,7% ha superato Venezia (83,3%) e Londra (82%). Chester è stata fondata più di 2 mila anni fa, conserva un circuito completo di mura romane ed è la città con il più grande anfiteatro romano britannico.

A rendere ancora più incantevole questa città la famosa cattedrale gotica e l’Eastgate Clock, secondo orologio più fotografato d’Inghilterra dopo il Big Ben. L’architettura di Chester è un crogiuolo di epoche. Ha influenze romane, medievali, Tudor, vittoriane ma questa varietà non si scontrano l’una con le altre. Riescono a convivere in piena armonia creando un’atmosfera e un paesaggio che toglie il fiato per la sua unicità. Oltre ad essere un museo a cielo aperto, poi, Chester è una città dinamica e piena di vita e colori.
Tipici sono i mercati coperti, i locali lungo il fiume Dee, i negozi e le botteghe chiamati Rows, le strade con i ciottoli. L’effetto finale è di un posto accogliente, vivo, dove tradizione e modernità si incontrano dolcemente. In più gli abitanti sono ospitali e il senso comunitario è molto forte. Come se non bastasse a Chester c’è una stimata Università. Insomma, il primato sembrerebbe meritato. Voi cosa ne pensate?