Hai un ISEE basso? Potresti ricevere un incredibile aumento sulla pensione

Il Governo è al lavoro per permettere ai contribuenti di accedere alla pensione in anticipo ma senza penalizzazioni.

Dal prossimo anno, alcuni strumenti di flessibilità in uscita potrebbero scomparire per sempre. In attesa di una vera e propria riforma delle pensioni, per sopperire a tale mancanza, nella Legge di Bilancio 2026 potrebbe essere inserito una nuova misura.

quota 41 flessibile
Hai un reddito basso? Potresti ricevere un incredibile aumento sulla pensione (informazioneoggi.it)

Si tratta della cd. Quota 41 flessibile, riservata a coloro che maturano un’età anagrafica di almeno 62 anni e una contributiva di 41 anni. Ma la novità assoluta riguarda un particolare requisito: l’ISEE. L’ammontare della pensione verrebbe, infatti, determinato sulla base della condizione reddituale e patrimoniale del contribuente. Chi ha un reddito basso, dunque, sarebbe avvantaggiato perché riceverebbe un assegno più ricco. Ma come funzionerà questa misura?

Nuovo strumento pensionistico dal prossimo anno: addio contributivo e penalizzazioni a chi ha un ISEE basso?

L’ISEE è lo strumento che fotografa la situazione non solo reddituale ma anche patrimoniale dei nuclei familiari. Si tratta di una documentazione essenziale per richiedere la maggior parte dei bonus e delle agevolazioni economiche e fiscali, ma ha sempre avuto un peso irrilevante nel sistema previdenziale. La situazione, tuttavia, potrebbe cambiare a breve.

ISEE pensione
Nuovo strumento pensionistico dal prossimo anno: addio contributivo e penalizzazioni a chi ha un ISEE basso? (informazioneoggi.it)

Nel 2026, infatti, per la prima volta potrebbe entrare in vigore uno strumento pensionistico che regolerebbe la pensione in base all’ISEE. In pratica, i pensionati con un ISEE più alto avrebbero una prestazione più bassa, mentre quelli con ISEE più basso una prestazione più alta. Nel dettaglio, Quota 41 flessibile permetterebbe a chiunque rispetti i requisiti anagrafico e contributivo di uscire in anticipo dal mondo del lavoro, ma consentirebbe a chi ha una determinata situazione reddituale e patrimoniale di non subire alcuna penalizzazione sull’importo spettante.

La caratteristica principale dello strumento consisterebbe nel metodo di calcolo della pensione, che non sarebbe, a differenza di Quota 103, completamente contributivo ma misto. I contributi maturati fino al 1995 soggiacerebbero al sistema retributivo, mentre quelli successivi a quello contributivo. Anche per Quota 41 flessibile, inoltre, è prevista una penalizzazione, pari al 2% per ciascun anno di anticipo rispetto ai 67 anni. Di conseguenza, il taglio non supererebbe il 10%.

Ma in che modo l’ISEE avrebbe un ruolo determinante? Perché tale penalizzazione non riguarderebbe i pensionati che hanno un ISEE familiare minore di 35 mila euro. In pratica, questi ultimi avrebbero la possibilità di accedere al pensionamento ben 5 anni prima e senza alcun taglio all’assegno. In conclusione, se la misura dovesse essere approvata, dal 2026 i pensionati con un ISEE basso riceverebbero una pensione più ricca.

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