A dicembre verrà pagata la tredicesima mensilità a dipendenti e pensionati. Ma anche tale somma è soggetta a IRPEF? La legge non ammette dubbi.
La tredicesima è una mensilità aggiuntiva spettante ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che viene pagata nel mese di dicembre (per questo è conosciuta anche come gratifica natalizia). Ogni mese, i dipendenti accumulano una parte dello stipendio che, poi, viene riconosciuta alla fine dell’anno; l’importo viene determinato sulla base dei mesi in cui la prestazione lavorativa è stata effettivamente svolta.

Fiscalmente, la tredicesima soggiace allo stesso trattamento previsto per i redditi da lavoro e, quindi, prevede il pagamento dell’IRPEF, sulla base del sistema a tre scaglioni reddituali, e dei contributi previdenziali. Ma cosa cambia rispetto all’imposizione dello stipendio e della pensione?
Tassazione tredicesima: le regole per l’applicazione di IRPEF e contributi previdenziali
C’è una fondamentale peculiarità per la tassazione della tredicesima mensilità: la mancanza di detrazioni d’imposta da lavoro dipendente e per i familiari a carico. Di conseguenza, l’imposizione fiscale risulta maggiore rispetto a quella applicata mensilmente in busta paga o sul rateo pensione. Il motivo di questa differenza sta nel fatto che le trattenute IRPEF vengono applicate interamente, senza essere “compensate” dalle detrazioni.

La mensilità aggiuntiva, dunque, ha un importo netto inferiore rispetto allo stipendio o alla pensione ordinari. Ma come si applica l’IRPEF? Anche per quest’anno, è attivo il sistema delle tre aliquote per scaglioni di reddito, secondo i seguenti parametri:
- aliquota al 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
- aliquota al 35% per i redditi tra 28.001 e 50 mila euro;
- aliquota al 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
Sono, poi, vigenti le regole per la no tax area. L’IRPEF non va pagata se il reddito totale deriva esclusivamente dalla pensione e non vengono superati i 7.500 euro annui, da redditi di terreni di ammontare fino a 185,92 euro e dall’immobile adibito ad abitazione principale e dalle relative pertinenze. In tutti questi casi, la tredicesima non viene tassata.
Sull’ammontare della tredicesima influiscono anche i contributi previdenziali, che vanno pagati sia dai lavoratori pubblici sia da quelli privati. L’importo varia a seconda del contratto collettivo vigente e alla categoria di appartenenza del contribuente. Nel dettaglio, i lavoratori dipendenti del settore privato soggiacciono a un’aliquota di norma pari al 9,19% della retribuzione lorda. La percentuale, tuttavia, può essere diversa per altre categorie. I dipendenti pubblici, invece, sono sottoposti a regole differenti, che sanciscono l’applicazione di un’aliquota dell’8,80%. Specifichiamo, infine, che i principi elencati si applicano anche alla tredicesima riconosciuta ai pensionati.