Ottime notizie per tutti i contribuenti: stipendi e pensioni più alti grazie al nuovo taglio dell’IRPEF

Il Governo è al lavoro per una nuova modifica al regime dell’IRPEF. Dal prossimo anno potrebbero esserci delle fondamentali innovazioni.

Tutti coloro che producono reddito sono tenuti a pagare una specifica imposta: l’IRPEF, l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. La tassa va corrisposta con cadenza annuale e, negli ultimi anni, è stata al centro di importanti riforme, dirette a rendere più equo il sistema di imposizione.

riforma IRPEF
Ottime notizie per tutti i contribuenti: stipendi e pensioni più alti grazie al nuovo taglio dell’IRPEF (informazioneoggi.it)

In particolare, nel 2024 gli scaglioni di tassazione sono stati ridotti da quattro a tre, mentre ora si sta discutendo della possibile rivisitazione del secondo scaglione, al fine di abbassarne l’aliquota e innalzare il limite di reddito. La manovra determinerà un enorme risparmio, fino a 1.400 euro a persona.

Riforma IRPEF: cosa cambia per tantissimi contribuenti? I vantaggi sono assicurati

Attualmente, l’IRPEF viene versato sulla base di tre scaglioni di reddito, secondo un sistema progressivo. Di conseguenza, fino a un certo reddito, si versa la tassa in base all’aliquota fissata, mentre per la quota eccedente si applica quella dello scaglione seguente. Il meccanismo è ripartito nel seguente modo:

scaglioni IRPEF
Riforma IRPEF: cosa cambia per tantissimi contribuenti? I vantaggi sono assicurati (informazioneoggi.it)
  • aliquota del 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
  • aliquota del 35% per la quota reddituale compresa tra 28.001 a 50 mila euro;
  • aliquota del 43% per la quota di reddito superiore a 50 mila euro.

La proposta, invece, prevede l’applicazione di un’aliquota del 23% per i redditi fino a 15 mila euro, di una al 33% per quelli compresi tra 28.001 a 60 mila euro e di un’aliquota al 43% per i redditi superiori a 60 mila euro. L’innovazione avrebbe effetti significativi sui contribuenti e, in particolare, sul cd. ceto medio, ossia coloro che hanno un reddito superiore a 28 mila euro. Grazie alla riduzione della tassazione di due punti percentuali, i contribuenti che superano i 50 mila euro riceveranno un taglio del 10% sulla quota che va da 50.001 a 60 mila euro.

Per capire la portata della riforma e la sua importanza, è opportuno fare degli esempi pratici. Un soggetto che ha un reddito annuo di 30 mila euro, invece dell’attuale aliquota al 35% su i 2 mila euro eccedenti, godrebbe dell’imposizione del 33% e risparmierebbe 40 euro. Lo sconto diventerebbe decisamente più significativo per chi ha un reddito pari a 40 mila euro, che beneficerebbe di un taglio di 240 euro. Il risparmio, poi, sarebbe di 440 euro per i redditi ammontanti a 50 mila euro e arriverebbe addirittura a 1.400 euro per la parte di reddito eccedente i 60 mila euro. Al momento, è ancora presto per sapere se la modifica del secondo scaglione IRPEF verrà attuata, ma se questo accadesse i vantaggi sarebbero evidenti.

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