Forno o friggitrice ad aria, questo è il dilemma! Dopo aver osservato attentamente i miei consumi ho la risposta.
Per un mese intero ho monitorato attentamente i consumi energetici della mia cucina. L’obiettivo? Capire finalmente se la tanto decantata friggitrice ad aria fosse davvero l’alleata del risparmio che tutti promettono, o se il caro vecchio forno mantenesse ancora il suo primato.

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Durante questi 30 giorni di test, ho cucinato le stesse ricette alternando i due elettrodomestici, annotando meticolosamente tempi di cottura, temperature e soprattutto i kilowattora consumati. Quello che ho scoperto non riguarda solo i numeri sulla bolletta, ma tocca aspetti che molti di noi ignorano completamente quando accendono questi apparecchi. La differenza di consumo energetico può arrivare fino al 70% per certe preparazioni?
Il fattore nascosto che fa la differenza: la dispersione termica
Il vero segreto dietro la differenza di consumi tra friggitrice ad aria e forno tradizionale risiede in un principio fisico: la dispersione termica. Mentre il forno deve riscaldare un’ampia camera di cottura (mediamente 50-70 litri), la friggitrice ad aria lavora su volumi molto più contenuti (3-5 litri), concentrando il calore dove serve davvero.
Durante il mio test, ho constato che il forno elettrico impiega circa 12-15 minuti solo per raggiungere i 180°C, consumando già 0,5 kWh prima ancora di iniziare la cottura vera e propria. La friggitrice ad aria? Pronta in meno di 3 minuti, con un consumo di appena 0,05 kWh. Questa differenza apparentemente piccola si amplifica enormemente quando cuciniamo quotidianamente.
Inoltre, la tecnologia di circolazione dell’aria calda nelle friggitrici è progettata per essere estremamente efficiente: l’aria viene forzata attraverso elementi riscaldanti e fatta circolare ad alta velocità in uno spazio ristretto. Questo significa che il calore viene trasferito al cibo molto più rapidamente, riducendo i tempi di cottura del 20-40% rispetto al forno tradizionale.
Nel mio esperimento, per cuocere 500g di patatine surgelate, il forno ha richiesto 35 minuti a 200°C, totalizzando un consumo di 1,4 kWh. La stessa quantità nella friggitrice ad aria è stata pronta in 18 minuti a 180°C, con un consumo di soli 0,4 kWh. Tradotto in euro, parliamo di 35 centesimi contro 10 centesimi a cottura, assumendo un costo medio dell’energia di 0,25 €/kWh.
L’ultimo fattore da considerare è la capacità, per una famiglia di 4-5 persone, il forno potrebbe essere la scelta più praticabile. Tuttavia, single e coppie sostituendo 70% dell’uso del forno con la friggitrice ad aria può risparmiare tra i 60 e gli 80 euro all’anno sulla bolletta elettrica.