Ottobre ricco per molti pensionati: ecco le voci da controllare sul cedolino

I pensionati italiani si preparano all’arrivo della pensione di ottobre: ecco cosa potrebbe cambiare nel cedolino mensile.

Ogni mese, milioni di pensionati italiani attendono con trepidazione l’arrivo del proprio assegno pensionistico. Un appuntamento fisso che rappresenta per molti l’unica fonte di sostentamento economico.

Pensionati con soldi in mano
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L’autunno porta con sé non solo il cambio di stagione, ma anche importanti novità per chi percepisce la pensione. Mentre i pensionati si preparano a ricevere l’accredito di ottobre, molti non sanno che questo mese potrebbe riservare delle sorprese nel cedolino pensione ottobre. Alcune voci, infatti, potrebbero modificare sensibilmente l’importo netto che si riceverà sul proprio conto corrente.

Le modifiche nel cedolino di ottobre: ecco cosa cambia davvero

Il cedolino della pensione di ottobre 2025 conterrà diverse voci straordinarie che potrebbero aumentare o diminuire l’importo mensile. INPS pubblicherà il documento intorno al 20 settembre sul proprio portale, accessibile tramite SPID, CIE o CNS. L’accredito avverrà regolarmente il 1° ottobre per tutti i titolari di conto corrente bancario o postale.

Tra le voci più significative troviamo i conguagli fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Chi ha presentato il modello 730/2025 potrebbe trovare nel cedolino un rimborso 730 se ha pagato più tasse del dovuto, oppure delle trattenute aggiuntive nel caso contrario. Questi importi dipendono dall’esito della dichiarazione e dalla tempestività con cui il CAF o il professionista hanno trasmesso i dati all’Agenzia delle Entrate.

Un’altra voce importante riguarda gli arretrati della quattordicesima. I pensionati che hanno maturato il diritto durante il 2025 ma non l’hanno ancora ricevuta, potrebbero finalmente vederla accreditata a ottobre. Per ottenerla è necessario aver compiuto 64 anni e avere un reddito che non superi due volte il trattamento minimo. L’importo varia in base agli anni di contributi versati e può rappresentare una boccata d’ossigeno per le fasce più deboli.

Attenzione particolare merita la scadenza del 19 settembre 2025 per la presentazione del modello RED. Chi percepisce prestazioni legate al reddito, come l’integrazione al minimo o le maggiorazioni sociali, deve obbligatoriamente presentare questa dichiarazione. La mancata presentazione comporta prima la sospensione e poi la revoca delle prestazioni aggiuntive, con decurtazioni che potrebbero iniziare proprio dal cedolino di ottobre.

Una nota positiva riguarda invece il completamento del recupero del bonus anti-inflazione. I pensionati che avevano ricevuto indebitamente i 150 o 200 euro tra il 2022 e il 2023 non subiranno più le trattenute mensili di 50 euro. Il recupero si è concluso a settembre, quindi l’importo della pensione tornerà alla normalità per tutti i soggetti coinvolti in questa operazione di recupero crediti da parte dell’INPS.

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