L’avviso viene lanciato da un medico britannico, i farmaci antinfiammatori possono aumentare il rischio di emorragie, ulcere e problemi di salute vari.
Si chiama Mark Porter, fa il medico e ha insinuato un dubbio nei cittadini. Tanti prendono gli antinfiammatori come fossero caramelle, anche quando non c’è reale bisogno o senza indicazione medica. Un consumo non sporadico, però, è sconsigliato perché può avere ripercussioni sulla salute.

L’infiammazione è un meccanismo di difesa dell’organismo che può trasformarsi in patologia se la risposta del corpo è eccessiva o protratta nel tempo. Per ridurre l’infiammazione si prendono specifici farmaci che si suddividono in due macrogruppi, antinfiammatori steroidei e non steroidei, rispettivamente cortisonici/corticosteroidi e FANS. I primi interferiscono con l’attività del sistema immunitario e vengono usati in caso di patologie muscolari e ossee, reazioni allergiche, intolleranze, malattie autoimmuni.
Vanno sempre assunti su prescrizione del medico, mai in autonomia. Poi ci sono i FANS venduti anche come prodotti da banco. Contrastano i processi infiammatori, hanno un’azione antipiretica e controllano il dolore. Il problema di questi farmaci non steroidei è proprio la possibilità di autoprescrizione da parte dei pazienti. C’è chi esagera o li assume senza averne necessità.
Cosa causano i farmaci antinfiammatori
Secondo il medico britannico Mark Porter i farmaci antinfiammatori non steroidei come aspirina e ibuprofene aumentano il rischio di insorgenza di ulcere gastriche, emorragie e gravi complicanze anche a livello cardiovascolare. Nel Regno Unito ogni anno sono ricoverati per ulcere gastriche e duodenali migliaia di pazienti. In diversi casi sono accompagnate da emorragie e perforazioni che possono rivelarsi fatali.

Il problema è che i farmaci comunemente usati contro il mal di testa, l’artrite, la febbre, i dolori muscolari irritano la mucosa gastrica causando indigestione, bruciore di stomaco, aumento della pressione sanguigna, danni ai reni, peggioramento dell’asma, aumento del rischio di ictus e infarto. Le conseguenze gravi sono più probabili in caso di assunzione di dosaggi elevati o di un uso prolungato. Da fare attenzione anche alle interazioni con gli altri farmaci.
Chi prende un FANS ha 4 volte più probabilità di andare incontro ad un’emorragia gastrica rispetto chi non ne fa uso. Se il FANS è associato ad un antidepressivo il rischio sale a 7 volte mentre combinando gli antinfiammatori non steroidei con gli steroidi fa schizzare il rischio a 12 volte in più. Secondo il medico britannico, dunque, bisognerebbe assumere FANS insieme a protettori gastrici come il lansoprazolo per limitare l’impatto sullo stomaco. Da preferire, infine, il paracetamolo rispetto l’aspirina e l’ibuprofene.