Se le tempistiche per le visite urgenti sono troppo lunghe, è possibile rimediare con delle valide alternative.
Accedere alle visite mediche specialistiche urgenti, purtroppo, non è sempre semplice perché spesso le strutture non riescono a far fronte all’elevata domanda dei pazienti. Le liste d’attesa sono state inserite proprio per assicurare uguaglianza di trattamento e trasparenza nella fruizione del diritto alle cure, ma a volte le tempistiche sono eccessivamente lunghe e superano i limiti prefissati.

Non tutti, però, sanno che esistono delle classi di priorità per l’accesso alle prestazioni sanitarie, legate a uno specifico tempo massimo. Ma come si ottiene la priorità e quali documenti bisogna consegnare?
Visite mediche: i codici per la priorità
La classe di priorità è stabilita dal medico prescrittore, dopo aver valutato la situazione clinica del paziente. In particolare, valgono le seguenti disposizioni:

- U (Urgenza differibile): le prestazioni vanno effettuate entro 72 ore, per evitare gravi complicazioni;
- B (Breve): le prestazioni vanno effettuate entro 10 giorni, perché la celerità potrebbe incidere sulla prognosi;
- D (Differibile): le visite vanno effettuate entro 30 giorni e gli esami diagnostici entro 60 giorni;
- P (Programmabile): le prestazioni vanno garantite entro 120 giorni.
Per prenotare le visite urgenti tramite il Sistema Sanitario Nazionale, è necessaria la prescrizione medica indicante la classe di priorità, che andrà consegnata al Centro Unico di Prenotazione (CUP) territoriale. Nel caso in cui non vengano rispettati i tempi di prenotazione, è necessario attivarsi. Innanzitutto, è sempre raccomandabile accettare l’appuntamento disponibile e non disdire, per provare che le tempistiche sono state disattese. Dopo, bisogna inviare domanda alla Direzione sanitaria della struttura, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e all’Assessorato Regionale alla Sanità e mandare un reclamo formale via PEC (allegando la copia della prenotazione e del certificato medico).
Se la struttura ha disponibilità di visite intramoenia dietro pagamento del solo ticket, oppure presso soggetti privati accreditati, senza costi aggiuntivi, è possibile accedervi. L’intramoenia fa parte del cd. percorso di garanzia, quando non è possibile fissare la visita urgente nei tempi adeguati. Il servizio consiste nella libera professione all’interno degli ospedali pubblici, pagando solo il ticket e non l’intero costo per la prestazione privata.
Come ridurre i tempi di attesa per le visite mediche?
Ci sono delle accortezze per poter ottenere un visita urgente senza dover attendere troppo. Innanzitutto, il medico deve prestare massima attenzione alla classe di priorità da riportare sulla prescrizione. Per accelerare i tempi di attesa, la prenotazione può essere compiuta su diversi canali del CUP (ad esempio, sia quello telematico sia telefonico); la ricevuta va sempre conservata, per evitare spostamenti indesiderati. Se non ci sono posti a disposizione per le visite urgenti, è sempre bene iniziare immediatamente la procedura di tutela, inviando la PEC alla Direzione sanitaria o all’URP. Se disponibile e conveniente economicamente, va valutata la sanità privata convenzionata o intramoenia.