Il Decreto Omnibus ha prorogato il Superbonus, ma solo per determinate zone d’Italia. Come si accederà al beneficio nel 2026?
Nonostante la maggioranza politica abbia più volte espresso perplessità sull’efficacia del Superbonus, la misura è stata prorogata per tutto il prossimo anno, permettendo anche di continuare a beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Il Decreto Omnibus (convertito in Legge n. 118/2025), infatti, permetterà, ai proprietari di immobili in specifiche aree d’Italia, di ricevere il 110% del rimborso sugli interventi di ristrutturazione e ricostruzione degli edifici. Ma quali sono le condizioni per usufruire del Superbonus?
Proroga Superbonus al 110% per gli abitanti di queste Regioni: ecco le novità
La proroga del Superbonus per il 2026 riguarda esclusivamente gli immobili ubicati nell’Italia centrale e, in particolare, i comuni interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Per tutti gli altri, la possibilità di accedere al beneficio al 110% scadrà il prossimo 31 dicembre.

In particolare, i Comuni elencati nel Decreto Omnibus sono quelli di Abruzzo (colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009), Lazio, Marche e Umbria (colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016). In tali aree, i proprietari di immobili danneggiati che effettuano lavori edilizi di riparazione e ricostruzione avranno diritto alla copertura del 110% anche sui costi relativi al 2026, ma esclusivamente per la quota eccedente i contributi pubblici attribuiti per la ricostruzione. La novità è che sarà possibile ottenere l’agevolazione economica solo tramite lo sconto in fattura da parte delle imprese appaltatrici dei lavori oppure la cessione del credito a banche, società finanziarie, imprese di assicurazioni e altri intermediari. Di conseguenza, la detrazione fiscale in Dichiarazione dei Redditi (prevista per il 2025 per tutti i proprietari) non potrà essere utilizzata.
Per tutte le altre Regioni d’Italia, il Superbonus al 110% rimarrà attivo soltanto fino al 31 dicembre 2025 e solo con detrazione fiscale (lo sconto in fattura e la cessione del credito sono stati aboliti già dal 30 marzo 2024). È stato, però, predisposto un Fondo di 35 milioni di euro per l’anno in corso, al fine di sostenere i lavori edilizi sulle zone italiane che non rientrano in quelle terremotate, ma bisognerà attendere l’emanazione di appositi decreti attuativi per renderlo operativo.
In conclusione, le disposizioni contenute nel Decreto Omnibus non hanno riammesso il Superbonus al 100% per tutti, perché la misura è stata ufficialmente ridimensionata nel 2024. Per il prossimo anno, però, potrà essere usato, tramite sconto in fattura o cessione del credito, come misura straordinaria per ricostruire gli edifici danneggiati da due catastrofici eventi sismici, che hanno interessato alcuni Comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.