ISEE più leggero (senza trucchi): le 5 voci che tanti dimenticano e fanno la differenza nel calcolo

Questi piccoli dettagli possono cambiare radicalmente il risultato finale la differenza nel calcolo.

Con il caro vita in continuo aumento diventa sempre più fondamentale riuscire a ottenere bonus, borse di studio e agevolazioni fiscali. Si tratta di opportunità spesso destinate a precise soglie economiche, per cui è necessario rientrare sotto una determinata soglia per poterne usufruire.

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ISEE più leggero (senza trucchi): le 5 voci che tanti dimenticano e fanno la differenza nel calcolo informazioneoggi.it

Tuttavia, spesso l’ISEE è ben più alto di quello che si possa pensare, una cifra che talvolta stride con le proprie reali possibilità economiche. È bene ricordare che dettagli apparentemente secondari, che molti trascurano o non conoscono, possono invece abbassare in modo significativo l’indicatore e fare la differenza tra ottenere un bonus o esserne esclusi.

ISEE, perché può capitare che sia più alto del previsto

Il calcolo dell’ISEE non è solo legato al reddito dichiarato ma è frutto di una serie di voci come patrimoni, conti correnti e persino dalla composizione del nucleo familiare.

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ISEE, perché può capitare che sia più alto del previsto informazioneoggi.it

Proprio per questo motivo, molte famiglie si ritrovano con un valore ISEE più elevato del previsto, senza accorgersi che alcune voci possono essere gestite diversamente e in modo del tutto legale. Ci sono infatti numerose soluzioni previste dalla legge che, se conosciute e applicate a dovere, consentono di ridurre l’indicatore e accedere alle agevolazioni.

Pensiamo alla legge di bilancio del 2024, questa dichiarò che ii titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali, fino a 50.000 euro, non andavano più considerati nel patrimonio da dichiarare al momento di richiedere l’ISSE. Dunque, pensare di spostare parte dei propri risparmio su questi strumenti potrebbe essere una soluzione ottimale per alleggerire la situazione patrimoniale ai fini della richiesta dell’ISEE.

Un’altra strategia riguarda gli immobili inutilizzati. Concederli in usufrutto permette di ridurre il valore patrimoniale che incide sul calcolo, anche se bisogna considerare l’eventuale reddito che ne deriva. Allo stesso modo, il cambio di residenza può modificare la composizione del nucleo familiare: uscire da un nucleo con redditi elevati o, al contrario, includere persone prive di reddito, può alterare in modo significativo il risultato finale.

Anche la cointestazione dei conti correnti con persone esterne al proprio nucleo familiare, questa mossa divide infatti la giacenza media e riduce la quota attribuita a ciascuna persona.

Per i lavoratori autonomi, invece, spesso si parla del rinvio nell’incasso delle fatture, ma è bene chiarire che qui si entra in un terreno rischioso: la normativa punisce con severità eventuali falsi ideologici. Meglio quindi puntare sulle soluzioni legittime, previste e regolamentate, che offrono sicurezza senza conseguenze legali.

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