La crisi si abbatte sui generi alimentari italiani: sarà difficilissimo trovare prodotti di qualità a prezzi contenuti. Quali sono le cause?
Nelle ultime settimane, i consumatori hanno notato un’impennata senza precedenti dei prezzi di vino, frutta e verdura. Il motivo di questa modifica non può, purtroppo, essere ricondotto solo all’aumento dell’inflazione o al caro energia, ma ha radici più profonde e risiede in un cambiamento legato alla necessità delle aziende agricole di reagire alla crisi climatica.

Attualmente, infatti, alcuni beni che venivano consumati dalle maggior parte delle famiglie sono complicati da produrre e hanno un prezzo molto più alto. Questa situazione reca un danno enorme ai consumatori. Ma quali sono le cause della problematica e che effetti provocherà nel lungo periodo?
Cosa c’è dietro l’innalzamento dei prezzi di frutta, verdura e vino e come rimediare?
Alla base del cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani c’è la crisi climatica. Le ondate di calore e l’irregolarità delle piogge hanno determinato delle perdite davvero rilevanti che, secondo la Banca Europea per gli Investimenti (EIB) e della Commissione Europea, porteranno un danno di circa 24 miliardi di euro entro il 2050. I Paesi più colpiti da tale fenomeno saranno Spagna, Italia e Grecia, che dovranno fare i conti con la siccità.

Tra i settori interessati, spicca anche quello vitivinicolo. Famoso è il caso del produttore greco Boutaris, che ha speso 250 mila euro per la predisposizione di sistemi di irrigazione e ha in programma di spendere ulteriori 200 mila euro per effettuare adattamenti su circa 40 ettari di vigneti nella zona di Santorini, tra cui la ricerca di specie di uva in grado di resistere alle temperature elevate. Stesso discorso per gli altri settori, come quello di frutta e verdura, dove l’ideazione di soluzioni efficaci (ad esempio, i sistemi di irrigazione all’avanguardia) è molto oneroso e per la maggior parte delle piccole aziende i costi sono insostenibili.
Gli investimenti che le realtà sono costrette a mettere in atto, purtroppo, si ripercuotono sui consumatori, costretti a spendere di più per prodotti che hanno acquistato finora a prezzi contenuti. Per le famiglie gli effetti saranno devastanti, perché i prezzi della maggior parte dei generi alimentari si alzeranno, con i prodotti freschi e le bevande che potrebbero registrare rincari più elevati di quelli derivanti dall’inflazione ordinaria. E, secondo le stime, per i prossimi cinque anni i costi di vino, olio, frutta e verdura cresceranno ancora di più e questi beni non saranno accessibili a tutti.