2 BTP da tenere d’occhio: i rendimenti superano il 3,5%

Il MEF ha emesso due Buoni del Tesoro Poliennali con rendimenti che superano il 3,5%. Si tratta di un’ottima occasione per gli acquirenti.

I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono dei titoli di debito emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano e rappresentano il principale strumento per prestare denaro allo Stato ottenendo un guadagno tramite cedole periodiche con tasso di interesse fisso e costante fino alla scadenza.

BTP agosto 2025
2 BTP da tenere d’occhio: i rendimenti superano il 3,5% (informazioneoggi.it)

Si tratta di prodotti che sono considerati sicuri per gli investitori perché assistiti dalla garanzia dello Stato. Rappresentano una tipologia di investimento di medio- lungo termine, con una scadenza compresa tra i 3 e i 50 anni. Nei giorni scorsi, sono stati emessi due BTP con rendimenti che superano il 3%; quali sono le loro caratteristiche e quanto potranno guadagnare i titolari?

BTP a 10 e a 5 anni: quanto rendono e perché hanno avuto successo?

Giovedì 28 agosto 2025 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto al collocamento di due BTP. Il primo riguarda la nona tranche del BTP con scadenza a dieci anni al 1° ottobre 2035, per un totale di richieste che hanno sfiorato i 3,26 miliardi di euro. La cedola annua lorda a scadenza è pari al 3,58%, mentre l’ammontare in circolazione del Buono del Tesoro è di 18,124 miliardi di euro. La prima cedola verrà versata ai titolari il 1° ottobre 2025; il regolamento del titolo, invece, è stato fissato per il prossimo 1° settembre.

BTP tassi interesse
BTP a 10 e a 5 anni: quanto rendono e perché hanno avuto successo? (informazioneoggi.it)

L’altro collocamento di giovedì 28 agosto dal MEF è la sesta tranche del BTP con scadenza a cinque anni stabilita al 1° ottobre 2030, con cedola annua lorda del 2,8%, in relazione al prezzo di aggiudicazione di 99,62. L’ammontare dell’emissione è di 2,75 miliardi di euro, quindi è stato raggiunto l’importo massimo previsto dal Ministero. Le richieste per quest’asta hanno superato i 4,15 miliardi di euro, con un rapporto di copertura di 1,51. Sulla base dei fati pubblicati dal Tesoro, è stato confermato il rendimento dell’asta antecedente. La prima cedola verrà pagata il 1° ottobre 2025, mentre il regolamento del titolo è previsto per il prossimo 1° settembre.

Ma perché potrebbe i BTP rimangono un prodotto amato dagli investitori? Oltre a essere garantiti dallo Stato, assicurano un flusso di reddito costante, grazie alle cedole semestrali. Sono, dunque, adatti a coloro che vorrebbero un’entrata regolare, come i pensionati o i lavoratori che desiderano una rendita extra. I BTP, poi, possono essere venduti prima della scadenza e consentono di recuperare il capitale iniziale investito. Investire nei BTP, infine, può essere una soluzione vantaggiosa perché sono caratterizzati da una tassazione agevolata sugli interessi pari al 12,50%, dunque decisamente più bassa rispetto a quella ordinaria del 26%; al termine, i sottoscrittori potranno contare su un guadagno netto maggiore.

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