L’inizio dell’anno scolastico sarà traumatico, perché bisognerà affrontare una serie di spese. Secondo le stime i rincari sfioreranno il 25%.
Stangata per i genitori di figli in età scolare: secondo l’Unione Nazionale Consumatori, per quest’anno è previsto un aumento dei costi per libri, articoli di cancelleria, attrezzature per la scuola e per gli alloggi universitari. In media, le famiglie potranno essere costrette a sborsare fino a 700 euro per figlio.

In particolare, i libri scolastici subiranno un incremento del 2,8% rispetto allo scorso anno, ben superiore rispetto al tasso di inflazione dell’1,8%. La variazione sarà leggermente inferiore per i quaderni e il materiale da cartolibreria, che aumenteranno dell’1,5% rispetto al 2024. Complessivamente, i rincari saranno di ben il 20,3% se si considerano i prezzi del 2021. Ma le modifiche interesseranno anche altre voci e graveranno notevolmente sui bilanci familiari.
Caro scuola: materiale molto più costoso, ma con questo accorgimento si può risparmiare fino al 50%
Per l’anno scolastico che si appresta a cominciare, bisognerà fare i conti con un aumento del 6,9% su penne, matite ed evidenziatori e, intanto, le preoccupazioni affliggono anche tantissimi universitari fuorisede, costretti a spendere circa il 6% in più per gli alloggi.

L’Unione Nazionale Consumatori, tramite il presidente Massimiliano Dona, ha sottolineato come i rincari costituiscano, di fatto, una “tassa occulta” e ha esortato il Governo a intervenire per porre un freno al caro scuola, inserendo sconti per tutti sui libri scolastici. La situazione è peggiorata dal comportamento degli editori digitali, che non consentono il trasferimento delle parti online dei libri a terzi e, dunque, necessitano necessariamente di essere acquistate da tutti i fruitori. Tale limitazione, per l’Antitrust, costituirebbe un abuso, perché “pregiudica il riutilizzo dei libri usati e ne deprezza il valore” e impedisce che i testi possano essere scambiati tra gli alunni in maniera gratuita.
Esistono, però, dei metodi per ridurre i costi della spesa scolastica. Il primo è di effettuare gli acquisti nei grandi centri, come gli ipermercati e i discount, dove è possibile trovare prodotti a prezzi decisamente inferiori. Secondo le stime, in questo modo è possibile risparmiare fino al 15%. Stesso discorso per gli e-commerce, che offrono sconti e offerte prima dell’inizio della scuola. Rimane, infine, sempre valida l’alternativa dei libri usati; se si acquistano da altri studenti è possibile spendere fino al 50% in meno, ma anche molte librerie offrono tale servizio. Bisogna, ovviamente, verificare che le edizioni siano aggiornate, per non avere problemi con i programmi di studio, ma spesso le ristampe non contengono molte differenze rispetto alle precedenti versioni.