Come dichiarare gli interessi dei Buoni Postali nel modello RED per evitare il blocco della pensione

Gli interessi dei Buoni Postali devono essere inseriti nel modello RED per evitare il blocco della pensione, ma se sono scaduti o in scadenza, come si calcolano? Rispondiamo ai dubbi sulla compilazione del modello RED.

I Buon Fruttiferi Postali (BFP) giunti a scadenza, anche se non sono stati ancora riscossi, producono effetti rilevanti dal punto di vista previdenziale e fiscale.

Calcolatrice con su scritto INPS e pc
Come dichiarare gli interessi dei Buoni Postali nel modello RED per evitare il blocco della pensione (Informazioneoggi.it)

Un dubbio ricorrente dei pensionati, riguarda se gli interessi maturati sul BFP, devono essere indicati nella dichiarazione RED, anche se non ancora incassati. Quindi, il buono risulta in giacenza presso Poste Italiane, formalmente scaduto ma non incassato, in quanto il titolare non ha richiesto il rimborso.

Come dichiarare gli interessi dei Buoni Postali nel modello RED: procedura e scadenza

Sono obbligati a presentare il modello RED all’INPS:

  • i pensionati con solo redditi di pensione che hanno variato la situazione reddituale rispetto all’anno precedente;
  • i titolari di prestazioni collegate al reddito che non dichiarato tutti i loro redditi perché alcuni non sono dichiarabili sulla dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello REDDITI PF), rientrano in questa categoria anche gli interessi bancari, sui Titoli di Stato e Buoni Fruttiferi Postali, eccetera;
  •  i pensionati che sono esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma che sono in possesso di altri redditi oltre a quello della pensione;
  • i titolari di redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.
Donna che conta le monete
Come dichiarare gli interessi dei Buoni Postali nel modello RED (Informazioneoggi.it)

Nel modello RED devono essere indicati i redditi effettivamente incassati nell’anno di riferimento, ma anche quelli percepibili, cioè giuridicamente esigibili.

Nel caso di un Buono Postale scaduto nel 2024, gli interessi maturati a quella data devono essere dichiarati nel modello RED 2025, anche se non sono stati ancora materialmente riscossi. Alla scadenza del buono, infatti, il capitale e gli interessi diventano immediatamente disponibili, cessando di produrre ulteriori rendimenti.

Pertanto, da quel momento, titolare ha il diritto pieno e immediato di incassare le somme maturate, e rientra tra i redditi da dichiarare anche se le somme non sono state incassate.

Per quantificare l’importo corretto da inserire nel modello RED in riferimento ai Buoni Fruttiferi Postali, è molto semplice. Bisogna recarsi all’ufficio postale e richiedere un estratto del buono. Oppure è possibile utilizzare i simulatori di Poste Italiani a disposizione online. Precisiamo che gli interessi sono soggetti a una ritenuta fiscale del 26% alla fonte, quindi non è necessario calcolare imposte aggiuntive. Infine, un aspetto da non trascurare riguarda la prescrizione,  trascorsi dieci anni dalla data di scadenza, il buono non è più rimborsabile.

Sulla prescrizione dei Buoni Postali, l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha affrontato molti casi, qui un elenco delle ultime decisioni:

Ho trovato un vecchio Buono Postale di 5 milioni di lire, Poste non ha voluto rimborsarlo e ho fatto ricorso

Poste Italiane mi aveva rimborsato i Buoni Fruttiferi Postali per un importo inferiore, ho fatto ricorso e ho avuto una somma maggiore

Buoni Postali di 3.500 euro: Poste Italiane si era rifiutata di pagarli perché prescritti, ma ho ottenuto tutti i soldi con interessi

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