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Economia

Attenzione! A luglio ti tolgono l’Assegno di Inclusione: così lo salvi per altri 12 mesi

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Scopri come evitare la sospensione dell’Assegno di Inclusione e garantirne la continuità per altri 12 mesi.

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico che è stata introdotta dal decreto lavoro 2023. In questi anni ha rappresentato un’importante risorsa per i nuclei familiari in difficoltà, che oltre ai problemi economici dovevano farsi carico di almeno un componente minorenne, oppure un over 60 o una persona affetta da disabilità.

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Uno dei punti di forza dell’ADI è la possibilità di integrare anche percorsi di inclusione sociale e lavorativa grazie all’utilizzo della piattaforma SIISL, in questo modo si tenta di contrastare la povertà in modo strutturale. La durata iniziale dell’ADI è di 18 mesi, tuttavia è possibile rinnovare questo aiuto economico per ulteriori 12 mesi, ma con una pausa obbligatoria di un mese tra i due cicli di erogazione. Capiamo quindi quali sono le modalità per evitare interruzioni nel pagamento del beneficio.

Stop temporaneo a luglio: cosa succede e come evitare la sospensione

Le persone che hanno iniziato a beneficiare dell’Assegno di Inclusionegennaio 2024 stanno per terminare il loro primo ciclo di 18 mesi. Dunque per questi beneficiari a luglio scatterà la sospensione, come stabilito dall’art. 4 del Decreto attuativo del Ministero del Lavoro del 13 dicembre 2023. Questa pausa non dipende da requisiti di reddito o comportamenti dei beneficiari, ma è una norma fissa prevista per consentire la presentazione di una nuova domanda.

Stop temporaneo a luglio: cosa succede e come evitare la sospensione – informazioneoggi.it

Fortunatamente è possibile richiedere un prolungamento di 12 mesi. Per farlo è fondamentale inoltrare la richiesta entro luglio 2025. In questo modo, l’erogazione dell’Assegno di Inclusione riprenderà a partire da agosto 2025 e proseguirà per i successivi 12 mesi. Al contrario, un invio tardivo sposterà la ripresa dei pagamenti al mese successivo, causando una sospensione più lunga. La domanda può essere presentata comodamente online sul portale INPS, tramite SPID, CIE o CNS, oppure presso CAF o Patronati.

Non è sempre necessario sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD), a meno che non vi siano modifiche nel nucleo familiare. In tal caso, è obbligatorio aggiornare l’iscrizione alla piattaforma SIISL e stipulare un nuovo PAD. Inoltre, resta imprescindibile partecipare al colloquio con i servizi sociali comunali entro 120 giorni dalla nuova domanda: la mancata presenza può comportare la decadenza dall’Assegno di Inclusione.

Il Ministero del Lavoro ha previsto un sistema di promemoria tramite SMS per aiutare i beneficiari a ricordare le scadenze. Tuttavia, resta responsabilità di ciascun beneficiario quella di assicurarsi di inoltrare la domanda entro i termini stabiliti.

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