Bonus GPL e metano, contributo da 400 a 800 euro per convertire l’auto: una grande occasione da prendere al volo

Trasformare l’auto a benzina in bifuel a GPL oppure metano, occhio al bonus in arrivo: cresce l’attesa degli automobilisti, i dettagli

Tiene banco la questione legata al bonus GPL e metano, misura che potrebbe arrivare e che sarebbe preziosa al fine di poter trasformare la propria auto a benzina in bifuel a GPL oppure metano, per l’appunto.Ecco a seguire alcuni dettagli a proposito della bozza del DPCM, i modelli interessati e ulteriori aspetti da approfondire.

Bonus GPL e metano
Bonus GPL e metano: quando può arrivare, a quanto ammonta e dettagli – informazioneoggi.it

All’interno del decreto legato alla introduzione degli incentivi auto 2024, vi è una misura che diversi automobilisti stanno aspettando da lungo tempo.

Gli incentivi nazionali finalizzati alla conversione delle automobili sono, infatti, attesi all’incirca da quindici anni, e stando alla bozza del DPCM, la misura ha a che fare con la conversione dei modelli con motori Euro4 e a seguire.

Per quanto riguarda i contributi, questi sarebbero pari a quattrocento euro per installare l’impianto GPL, e di ottocento euro invece rispetto ad uno a metano. A meno di eventuali modifiche, la cifra stanziata dal Governo è pari a dieci milioni di euro.

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Bonus GPL e metano, quando potrebbe essere approvato e come funzionerebbe

Attenzione alta dunque da parte di tutti gli automobilisti interessati, al Bonus GPL e metano, introdotto all’interno del decreto incentivi promosso dall’esecutivo a guida Giorgia Meloni. Una misura che potrebbe rilevarsi particolarmente utile per la conversione del parco auto circolante, obsoleto e che inquina.

Come detto, gli incentivi in questione per installare gli impianti dovrebbero valere per tutti i modelli omologati Euro4 e successivi, con un contributo che sarebbe della misura di 400 euro (conversione in GPL) e di 800 euro (conversione a metano).

Per quanto riguarda il meccanismo ed il funzionamento del contribuito, quest’ultimo dovrebbe esser corrisposto direttamente dall’installatore. Poi, a sua volta, verrebbe rimborsato dall’impresa che ha costruito l’impianto.

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È bene rimarcare che al momento non vi è nulla di ufficiale, col decreto che dovrebbe venir approvato a maggio e che deve esser validato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Successivamente, lo stesso dovrà passare al vaglio dell’analisi della Corte dei Conti, prima dell’eventuale pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Si tratta di una misura che potrebbe rivelarsi particolarmente preziosa per coloro che non sono in possesso delle risorse per cambiare la vettura. È chiaro che servirà in ogni caso, comunque, una valutazione cost/benefici. Trasformare l’automobile da benzina a GPL necessita dell’installazione del sistema d’alimentazione alternativo e del selettore di carburante.

I costi oscillano, su per giù, fra gli ottocento ed i duemila e duecento euro, in base alla tipologia della vettura e dell’iniezione.

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