Contributi versati dopo la pensione: ecco come valorizzarli al meglio e ottenere un assegno più ricco

I contributi maturati dopo la pensione si perdono oppure possono essere recuperati? Chi non lo sa rischia di perdere soldi.

Tutti sanno che la pensione di vecchiaia ordinaria si ottiene al raggiungimento dei 67 anni e 20 anni di contributi, anche se per in alcune condizioni e in presenza di specifici requisiti si può richiedere il pensionamento anticipata.

Contributi da reddito lavoro maturati dopo pensione
pensione e contributi da reddito lavoro (informazioneoggi.it)

Tuttavia, spesso chi va in pensione per raggiunti limiti di età si sente ancora “giovane” per lasciare del tutto il mondo del lavoro e per questo continuano a lavorare come collaboratori o consulenti. Ritornare a lavorare, però, produce ulteriori contributi e alcuni si chiedono cosa succede alla contribuzione versata successivamente al pensionamento. Scopriamolo insieme.

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Supplemento di pensione e pensione supplementare: misure diverse per calcolare i contributi

Esistono due misure che prendono in considerazione i contributi previdenziali versati successivamente e per questo non considerati nel calcolo della pensione che si sta percependo. Si tratta del supplemento di pensione e della pensione supplementare: termini simili ma misure diverse.

Il supplemento è un incremento della pensione che già si percepisce e avrà come conseguenza un aumento dell’importo dell’assegno pensionistico. In sintesi, spetta ai pensionati che continuano o riprendono l’attività lavorativa nella stessa gestione presso la quale hanno chiesto il pensionamento. La misura sarà riconosciuta al pensionato a partire dal mese successivo a quello dell’invio della domanda. Questa potrà essere presentata la prima volta dopo 2 anni dalla decorrenza della pensione e successivamente ogni 5 anni.

Invece, la supplementare può considerarsi una seconda pensione rispetto a quella che il pensionato già percepisce. Nasce dai contributi versati successivamente a un ente o gestione pensionistica differente da quella che genera la pensione principale. Spesso i contributi maturati possono essere utilizzati per coprire gli anni di contribuzione non sufficienti per il diritto alla pensione INPS. Anche in questo caso il pensionato dovrà presentare una specifica domanda e la pensione decorre dal mese successivo dall’invio.

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Però, per ottenere un calcolo corretto della pensione, il pensionato deve conoscere il proprio estratto conto INPS. Una volta ottenute le informazioni sulla decorrenza della pensione e in quali fondi assicurativi sono stati versati i contributi potrà inviare la domanda per ottenere il supplemento di pensione oppure la pensione complementare.

La procedura per richiedere l’una o l’altra misura è uguale: bisogna collegarsi al sito web dell’INPS, accedere al servizio di interesse con le credenziali SPID, CIE o CNS e inviare la richiesta la domanda online. È possibile anche presentare la domanda tramite Contact Center oppure rivolgendosi ai CAF o ai patronati.

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