Pensione supplementare: è davvero vantaggiosa o presenta dei rischi? Tutta la verità

La pensione supplementare presenta una serie di benefici ma non tutti i contribuenti possono riceverla. Quali sono i requisiti?

La pensione supplementare è una rendita che viene corrisposta in favore dei soggetti che hanno versato contributi presso una Gestione previdenziale diversa da quella che eroga la pensione principale.

procedura per richiedere la pensione supplementare
Alcune categorie di contribuenti possono ottenere la pensione supplementare – InformazioneOggi.it

Lo scopo della prestazione è quello di assicurare al contribuente una rendita più elevata, nel momento di cessazione definitiva dell’attività lavorativa.

Possono ottenere la pensione supplementare tali soggetti:

  • percettori di pensione principale riconosciuta da un fondo sostitutivo, esclusivo o esonerativo dell’AGO, l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS;
  • titolari di pensione diretta versata dalla Gestione Separata dell’INPS;
  • percettori di pensione diretta a carico delle Casse Professionali.

I vantaggi legati alla misura sono molteplici e non si limitano solo all’incremento della prestazione previdenziale.

Ci sono, tuttavia, anche numerosi dubbi, alcuni dei quali legati ai requisiti e alla procedura per richiedere la pensione.

Pensione supplementare: a chi spetta e come si richiede?

Per ottenere il diritto alla pensione supplementare, bisogna soddisfare le seguenti condizioni:

  • essere titolari di un assegno pensionistico a carico di un fondo sostitutivo, esclusivo o esonerativo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria o della Gestione Separata dell’INPS oppure di Casse Professionali;
  • avere almeno 5 anni di contributi in una Gestione previdenziale differente da quella legata alla pensione principale;
  • non percepire un’altra pensione a carico della Gestione previdenziale diversa da quella della pensione principale;
  • aver maturato l’età per il diritto alla pensione principale.

Per il riconoscimento della pensione supplementare, bisogna inoltrare richiesta all’INPS, in modalità telematica (attraverso il sito web ufficiale dell’Istituto) oppure recandosi presso uno sportello degli Uffici territoriali.

Prima di inviare la domanda, bisogna effettuare le seguenti operazioni:

  • reperire i documenti richiesti, cioè: un valido documento di identità, il codice fiscale, la certificazione dei contributi accreditati presso la Gestione previdenziale diversa da quella della pensione principale, il certificato di pensione principale;
  • compilare il Modello di domanda, reperibile sul portale online dell’INPS. Il Modello va redatto in ogni sua parte e firmato dall’interessato.

Solo dopo questi passaggi è possibile presentare la domanda.

Bisogna, infine, sempre aspettare la risposta da parte dell’INPS che, di norma, arriva entro 90 giorni dalla data di invio dell’istanza.

In caso di accoglimento, l’INPS invia al richiedente la comunicazione con la data di decorrenza della pensione supplementare.

Rivalutazione della pensione: quali effetti?

Anche in relazione alla pensione supplementare si parla di rivalutazione, per la quale i pensionati riceveranno un aumento delle prestazioni, per effetto dell’adeguamento degli assegni all’andamento dell’inflazione.

Per il 2024, la rivalutazione è del 6%, sia per quella ordinaria sia per quella straordinaria.

La rivalutazione ordinaria riguarda tutte le pensioni, invece quella straordinaria soltanto le prestazioni minime.

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