L’assegno di accompagnamento vale fino a 1.500 euro al mese: per chi?

L’assegno di accompagnamento può essere associato ad una erogazione di 1.500 euro. Succede solo al verificarsi di alcuni condizioni, scopriamo quali. 

Lo Stato eroga dei benefici ai soggetti con gravi disabilità. Tra i trattamenti economici c’è l’assegno di accompagnamento del valore di 503,04 euro per dodici mensilità nel 2024. come si può triplicare questa somma?

Assegno di accompagnamento da 1.500 euro
Come ricevere 1.500 euro di Assegno di accompagnamento (Informazioneoggi.it)

Per poter ottenere l’assegno di accompagnamento occorrerà possedere i certificati specialistici della patologia rilasciati da strutture preferibilmente pubbliche. La documentazione dovrà essere consegnata al medico di famiglia che si occuperà di inviarla all’INPS telematicamente indicando le patologie del paziente e selezionando le richieste per la domanda di accompagnamento. Una volta trasmessa l’istanza, il cittadino dovrà presentare la richiesta di agevolazione per sottoporsi, poi, ad una visita medica.

Una Commissione redigerà, così, il verbale con la risposta alla propria richiesta di riconoscimento dell’invalidità. Nello specifico, se l’esito è positivo si leggerà “Invalido con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita“. Tale dicitura stabilisce il diritto all’assegno di accompagnamento di 530,04 euro. Come arrivare ad ottenere 1.500 euro al mese?

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Come ottenere 1.500 euro al mese con l’assegno di accompagnamento

Per poter ricevere 1.500 euro al mese occorrerà accumulare diverse prestazioni assistenziali. La possibilità è concessa unicamente a persone che versano in condizioni gravissime di salute. Serve l’indennità di accompagnamento legata, come visto in precedenza, all’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita e di deambulare in autonomia più un’altra condizione, la cecità assoluta. 

Lo Stato, infatti, eroga ai ciechi assoluti un trattamento economico di quasi mille euro per dodici mensilità cumulabile all’indennità di accompagnamento per invalidi totali solo se si soddisfano alcune condizioni. Si è ciechi assoluti se si è completamenti privi della vista oppure se si percepisce solo la luce o il movimento della mano. In questa condizione l’INPS riconosce l’accompagnamento per la minorazione senza richiedere limite reddituali o anagrafici. Questa indennità di accompagnamento per ciechi assoluti più essere compatibile con quella per invalidi totali se i trattamenti si riferiscono a patologie differenti.

Bisognerà avere, dunque, più patologie con effetti invalidanti diversi. Le minorazioni dovranno essere distinte e riconducibili a due cause non comuni. I 1.500 euro, dunque, si potranno ottenere sommando le due indennità di accompagnamento se il soggetto è pluriminorato (con la cecità assoluta come prima minorazione e una patologia che impedisce di deambulare autonomamente come seconda minorazione). La cecità assoluta da sola non prevede la doppia erogazione anche se impedisce la deambulazione autonoma.

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