Sorpresa in busta paga per le mamme lavoratrici grazie ad un Bonus contenuto nel Pacchetto Lavoro previsto dalla Legge di Bilancio 2024.
Il Governo ha ideato una serie di misure per sostenere i lavoratori e le imprese. Si tratta di Bonus e agevolazioni attive nel 2024 che permetteranno di risparmiare aumentando i guadagni. L’aiuto maggiore si rivolge alle mamme lavoratrici con contratto a tempo indeterminato.
La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti misure per i lavoratori. Primo tra tutti il taglio del cuneo fiscale con sgravio del 6% e del 7% rispettivamente per i redditi entro i 2.692 euro e i 1.923 euro mensili. Una riduzione che, però, non avrà effetto su tredicesima e quattordicesima. Nel pacchetto misure c’è anche l’innalzamento della soglia dei Fringe Benefit fino a mille euro per tutti i lavoratori e a 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico.
Sono inclusi nei benefit anche le spese per il pagamento delle rate del mutuo o dell’affitto prima casa. Aggiungiamo come aiuto l’imposta del 5% sui premi di produttività invece del 10% e il trattamento integrativo del 15% delle retribuzioni lorde per lavoro notturno e straordinario per i lavoratori degli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti e del comparto turismo. Infine, nel Pacchetto troviamo il Bonus dedicato alle mamme lavoratrici.
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Come funziona il Bonus per le mamme lavoratrici 2024
L’INPS chiarisce il funzionamento degli sgravi concessi alle mamme lavoratrici. Si tratta di una decontribuzione IVS del 100% dedicata alle dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2024 o al 31 dicembre 2026. Sono coinvolte le mamme con minimo due figli fino al compimento dei dieci anni dei figlio più piccolo per lo sgravio attivo solo per l’anno in corso e le mamme con tre figli fino al compimento dei 18 anni del più piccolo per il Bonus attivo fino al 2026.
L’esonero sarà pari al 100% della quota di contribuzione a carico della donna lavoratrice (9,19%) per il periodo compreso tra 1° gennaio 2024 e 31 dicembre 2026 se si hanno tre figli e per il periodo tra il 1° gennaio 2024 e 31 dicembre 2024 con soli due figli. I chiarimenti sono stati esplicitati dall’INPS nella Circolare numero 27 del 2024.
Si legge come la decontribuzione sia valida anche nel caso di contratto di apprendistato e di lavoro agricolo. Fa eccezione, invece, il lavoro domestico. Anche i contratti part time a tempo indeterminato rientrano nel Bonus. Per quanto riguarda il guadagno in busta paga, tenendo conto che il limite massimo annuo è di 3 mila euro, la soglia massima di esonero è di 250 euro al mese.
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