Accredito contributi figurativi invalidità: serve inoltrare la domanda? La verità che in pochi sanno e mettono a rischio la pensione

Il cittadino deve fare domanda per accreditare i contributi figurativi di invalidità? Di cosa parliamo e cosa dice la normativa?

I contributi figurativi di invalidità comprendono i contributi versati durante i periodi di fruizione delle prestazioni previdenziali e la maggiorazione contributiva della Legge 388/2000.

Contributi figurativi invalidità, si deve inviare la domanda?
Contributi figurativi invalidità, si deve inviare la domanda? (Informazioneoggi.it)

Quando il lavoratore usufruisce di prestazioni previdenziali di invalidità come la pensione di inabilità lavorativa oppure l’Assegno ordinario di invalidità ottiene contributi figurativi. Stesso discorso secondo quanto previsto dalla Legge 388 del 2000 che disciplina la maggiorazione contributiva.

Occorre puntualizzare che la possibilità di maturare contributi figurativi mentre si percepisce l’AOI si rivolge solo ai lavoratori dipendenti iscritti all’AGO. Sono esclusi, invece, i lavoratori autonomi. La contribuzione figurativa è utile per il diritto alla pensione ossia per il raggiungimento dei requisiti che permettono l’accesso allo scivolo pensionistico ma non contano al fine della determinazione dell’assegno mensile. Questo se l’AOI diventa pensione di vecchiaia (67 anni di età e venti anni di contributi) con passaggio d’ufficio mentre il riconoscimento dei contributi figurativi non vale in caso di pensionamento anticipato.

Contributi figurativi e invalidità, casi e domanda

Anche i percettori di inabilità possono avere riconosciuti dei periodi di contribuzione figurativa. Parliamo del caso in cui il lavoratore recupera la capacità lavorativa, non percepisce più la pensione di inabilità ma recupererà il diritto all’accredito dei contributi figurativi per il periodo in cui ha usufruito della prestazione. Se la causa della cessazione del diritto è diversa allora non ci sarà il riconoscimento della contribuzione figurative.

La maggiorazione contributiva, invece, “regala” due mesi per ogni anno di lavoro svolto per un massimo di cinque anni di contributi figurativi utili sia per il diritto alla pensione che per la determinazione dell’importo. Possono ottenere i mesi aggiuntivi i lavoratori dipendenti con invalidità superiore al 74%, sordomuti, invalidi civili di guerra, invalidi di guerra, per causa di servizio. In questo caso l’agevolazione deve essere richiesta al momento dell’inoltro della domanda di pensionamento allegando la documentazione attestante le condizioni sanitarie richieste dalla Legge per l’accesso al beneficio.

Concludiamo specificando quali sono (o non sono) i contributi figurativi riconosciuti dall’INPS per l’accesso alla pensione. I percettori di AOI non dovranno conteggiare, ad esempio, le assenze per astensione facoltativa dopo il parto, i periodi di lavoro dipendente all’esterno senza tutela di convenzioni e accordi internazionali, i periodi di malattia superiori ad un anno. E ricordiamo che anche i percettori di Legge 104 hanno diritto ai contributi figurativi durante l’assistenza ad un familiare con disabilità o mentre ci si prende cura di sé stessi.

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