Pensione anticipata a 63 anni anche nel 2024? Sì, ma la penalizzazione sull’importo è assurda

La Legge di Bilancio 2024 ha apportato delle rilevanti modifiche agli strumenti di pensione anticipata. Che incidenza avrà la riforma sugli importi degli assegni?

Fanno molto discutere i cambiamenti relativi all’Ape Sociale e a Opzione Donna che sono stati inseriti nella bozza dell’ultima Manovra finanziaria.

strumenti di pensione anticipata
Come si potrà andare in pensione in anticipo dal prossimo anno? – InformazioneOggi.it

Ad essere preoccupati sono soprattutto coloro che sono prossimi al compimento dei 63 anni di età, che temono di dover necessariamente attendere i requisiti della Legge Fornero e, dunque, i 67 anni di età (per la pensione di vecchiaia) o i 42 anni e 10 mesi di contribuzione, per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi, per le donne (per la pensione anticipata ordinaria).

Stando al testo della Legge di Bilancio, potranno smettere di lavorare in anticipo, anche nel 2024, i disabili, i caregivers, i disoccupati e gli addetti a mansioni gravose, a cui serviranno 63 anni e 5 mesi di età e 30 o 36 anni di contribuzione.

Per la categoria dei lavoratori gravosi, tuttavia, sono state inserite delle novità. Potranno beneficiare dello strumento di flessibilità in uscita, infatti, soltanto 15 categorie di lavoratori. Si tratta di una platea molto ridotta rispetto a quella attuale, con un taglio di ben 20 tipologie di mestiere.

Ma non si tratta dell’unico cambiamento e dell’unica limitazione con cui, dal prossimo anno, i contribuenti dovranno fare i conti.

Come cambia l’Ape Sociale? I nuovi requisiti sono molto più restrittivi

La Legge di Bilancio 2024 ha inciso negativamente anche sui requisiti per accedere all’Ape Sociale.

Dal prossimo anno, infatti, gli interessati dovranno necessariamente raggiungere 63 anni e 5 mesi di età (e non più 63 anni) e potranno percepire una pensione mensile non superiore a 1.500 euro. Poiché su tale prestazione non si applica la tredicesima, ma viene erogata per sole 12 mensilità, i beneficiare di Ape Sociale non potranno percepire più di 18 mila euro all’anno.

Ulteriori limiti riguardano le categorie di soggetti che hanno accesso alla prestazione pensionistica anticipata.

Nel dettaglio, i lavoratori devono aver svolto la professione gravosa per almeno 6 anni negli ultimi 7 oppure per almeno 7 negli ultimi 10 anni.

I caregivers, poi, devono assistere un familiare affetto da disabilità grave da almeno 6 mesi e devono conviverci da non meno tempo.

I disoccupati devono aver terminato la percezione dell’indennità di disoccupazione Naspi e gli invalidi devono possedere una percentuale di disabilità pari almeno al 74%.

Un’altra novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, infine, riguarda il divieto di cumulo con i redditi da lavoro. Chi, dunque, usufruirà dell’Ape Sociale a partire dal 2024 non potrà più svolgere alcun tipo di attività lavorativa, né come dipendente né come autonomo. L’unica eccezione riguarda il lavoro autonomo occasionale, entro un limite di reddito annuo di 5 mila euro.

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