Lotta all’evasione: introdotto un nuovo strumento di controllo diretto sui conti correnti

Il Governo ha pensato ad un nuovo sistema per i debitori con il Fisco, che incide sui conti correnti bancari e postali. In cosa consiste?

Ore contate per chi non paga le tasse, perché il Fisco avrà diritto di accesso ai conti correnti bancari e postali dei contribuenti inadempienti.

l'Agenzia delle Entrate può pignorare i conti correnti dei contribuenti
Nuova procedura per il pignoramento dei conti correnti dall’Agenzia delle Entrate – InformazioneOggi.it

Il testo della Legge di Bilancio 2024 contiene un nuovo strumento che consentirà al Fisco di ritirare direttamente dai conti dei debitori gli importi dovuti per le cartelle esattoriali scadute.

La procedura si articola in due fasi:

  1. il controllo del conto corrente del contribuente da parte dell’Agenzia delle Entrate, per mezzo di un collegamento telematico. Questa operazione ha lo scopo di verificare se c’è una liquidità sufficiente per estinguere il debito;
  2. il pignoramento vero e proprio, che si attiva senza la preventiva autorizzazione da parte del Tribunale, ma soltanto richiedendo all’istituto di credito di trasferire le somme dal conto corrente del contribuente a quello del Fisco. Il debitore riceverà un avviso dell’operazione 30 giorni prima.

Saranno interessati dal nuovo sistema coloro che hanno cartelle esattoriali notificate e scadute, per debiti contratti con l’Erario.

Come avviene il controllo dei conti dei debitori? La procedura introdotta dalla Legge di Bilancio

L’Agenzia delle Entrate potrà disporre dei dati relativi al denaro depositato sui conti correnti dei contribuenti morosi e, in particolare, sarà abilitata a conoscere:

  • presso quale banca è attivo il conto. Il controllo riguarderà anche i conti correnti postali;
  • a quanto ammonta il patrimonio depositato sul conto. Nell’ipotesi in cui il contro dovesse risultare in rosso non si potrà procedere con il pignoramento.

Se l’Ente riscossore troverà sufficienti fondi sul conto, avvierà la seconda fase, notificando, in modalità telematica, un ordine di pagamento all’istituto di credito. Contemporaneamente, il debitore riceverà un avviso contenente l’invito a saldare il proprio debito con il Fisco entro 30 giorni e interrompere, così, il pignoramento.

A tal fine, potrà anche richiedere un piano di rateizzazione.

Obiettivi del nuovo meccanismo di pignoramento

La procedura introdotta con l’ultima Manovra finanziaria è stata ideata per ridurre i tempi di attesa per i pignoramenti dei conti correnti e snellirne l’iter burocratico.

In questo modo, si eviterà che vengano iniziati procedimenti inefficaci per mancanza di denaro sufficiente sul conto dell’interessato.

Grazie a questo strumento, si potrebbero recuperare un bel po’ di debiti già dal prossimo anno, per un totale di circa 10,8 miliardi nel 2024 e di 11,5 miliardi nel 2025.

Non sono, tuttavia, mancate le critiche al nuovo sistema di pignoramento dei conti. La preoccupazione più diffusa è che si possa eccessivamente ampliare il potere del Fisco di accedere alle informazioni relative ai conti correnti dei contribuenti.

In realtà, la normativa già prevedeva un meccanismo di pignoramento senza la previa autorizzazione da parte del Giudice. La Legge di Bilancio 2024, infatti, andrà ad incidere sulla prima fase, quella dell’accesso all’Anagrafe dei conti e che consentirà all’Esattore di conoscerne la reale disponibilità economica.

Ma il Governo ha assicurato che il tutto avverrà nel rispetto dei diritti dei cittadini, che saranno adeguatamente informati da parte dell’Agente di Riscossione.

Gestione cookie