Come comportarsi in caso di attacco con bomba nucleare per sperare di sopravvivere

La guerra tra Ucraina e Russia ha scatenato apprensione sulla possibilità di un attacco con bomba nucleare. Come dovremmo comportarci qualora succedesse veramente?

La pazzia dell’uomo purtroppo non ha fine. Per il potere o chissà quale altro motivo si metterebbe a rischio anche la sopravvivenza della specie.

Cosa fare in caso di bomba nucleare
Attacco nucleare, cosa fare per sopravvivere (Informazioneoggi.it)

È eccessivo preoccuparsi per un possibile attacco nucleare da parte di una potenza come la Russia o gli Stati Uniti? Purtroppo la risposta è no. I motivi per fare la guerra sembrano sempre superiori a quelli per fare la pace.

Come dovremmo comportarci, dunque, qualora la bomba nucleare esplodesse realmente? Il tempo per agire sarebbe di pochi minuti ma solo trovandosi molto lontani dall’esplosione e vicini ad un punto sicuro. In caso contrario la fine arriverebbe senza nemmeno accorgersene.

La corsa verso un bunker è la scelta preferibile anche se poche persone ne hanno uno a portata di mano. Diversamente bisognerebbe optare per una galleria stradale, un tunnel della metropolitana, il seminterrato di casa. Insomma, un posto che permetterà di aggiungere la maggior quantità possibile di strati solidi tra voi e l’area di impatto. Qui è possibile trovare la mappa completa dei bunker in Italia: elenco completo

Una volta esplosa la bomba non si potrà uscire subito. Riuscire a sopravvivere sarebbe un miracolo, uscire in strada subito dopo una condanna a morte a causa della cenere radioattiva che cadrà nelle successive 48 ore. Prima delle due settimane si dovrà rimanere al chiuso.

Ciò significa che bisogna scappare al minimo pericolo ma avendo con sé acqua, cibo, coperte termiche, kit di primo soccorso, medicinali.

Trovandosi in casa o in un palazzo si potrebbe provare a tutelarsi gettandosi a terra a faccia in giù proteggendo occhi, naso e bocca con una sciarpa o un panno e mettendo le mani sotto il torace. Bisognerebbe rimanere proni fino a che il calore non finisca così come le due onde d’urto. I vestiti andrebbero, poi, cambiati il prima possibile.

Ultima considerazione. Saranno attimi di panico e l’istinto di sopravvivenza vi porterà a pensare a voi e ai vostri cari ma non dimenticate di aiutare anziani, disabili e chiunque necessitasse di aiuto.

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