Quante ore di lavoro deve fare la badante notturna? La verità è questa

Quanto guadagna una badante notturna? Quali sono i requisiti richiesti? Quante sono le ore di lavoro? Le risposte a queste e altre domande.

In Italia tra i lavori più gettonati, soprattutto tra le signore di una certa età oppure non italiane, è quello della badante notturna. Di solito se una famiglia decide di assumerne una è perché gli anziani che ne hanno bisogno non sono autosufficienti oppure presentano dei problemi di insonnia. Tra l’altro, spesso si tratta anche di anziani che vivono da soli.

badantePuò capitare, infatti, che i figli o i nipoti di simili persone non siano in grado di prendersi cura di loro per via dei troppi impegni lavorativi o perché, seppur già facendolo, abbiano bisogno di una mano. Diciamoci la verità: badare a delle persone ormai in là con l’età che hanno anche qualche problema non è affatto facile e per questo si ricorre alla badante notturna.

Tutto quello che c’è da sapere sulla professione della badante notturna: orari, mansioni e requisiti

Iniziando proprio da quest’ultimi: non è richiesto chissà che requisito formativo. Di certo per essere una badante notturna non c’è bisogno della laurea. L’importante è saper parlare l’italiano e possedere le giuste competenze in fatto di assistenza domiciliare. Delle volte può capitare che esistano dei corsi di formazione specifici per questo ruolo.

Per quanto riguarda le mansioni, queste cambiano a seconda della notte. Se la notte è passiva, allora la badante deve solo vegliare sulla persona anziana, aiutandola ad alzarsi dal letto se deve andare in bagno ed esaudire tutte le sue richieste. Se l’anziano soffre di insonnia, la badante notturna gli farà compagnia fino a che non prenderà sonno.

Se la notte, invece, è attiva, e l’anziano in questione soffre di qualche disturbo, allora la badante sarà più attiva del solito. In primis deve evitare che l’anziano possa rischiare qualsiasi tipo di dolore o sofferenza, poi dovrà anche occuparsi della somministrazione di medicinali.

Per quanto riguarda l’orario di lavoro, il Contratto collettivo nazionale prevede due modalità di orario. La prima tipologia di contratto è quello di assistenza notturna e si applica quando l’anziano deve essere sorvegliato costantemente. L’orario va dalle ore 20:00 di sera fino alle ore 8:00 di mattina.

Il contratto di presenza notturna si verifica quando l’anziano da assistere non ha bisogno di chissà quali particolare cure. In questo caso, l’orario di lavoro va dalle ore 21:00 di sera fino alle ore 8:00 di mattina. Ovviamente, in entrambi i casi, si possono accordare anche altri orario col datore.

Quanto guadagna una badante notturna?

Ma arriviamo finalmente alla domanda principale di questo titolo. Sicuramente, lo stipendio deriva molto dal tipo di contratto che viene fatto alla badante. Se si tratta di un contratto di assistenza notturna ed il soggetto è autosufficiente, allora lo stipendio sarà di 1.137,23 euro. Invece, se l’anziano non è auto sufficiente, si può parlare anche di 1.288,87 euro fino ai 1.592,17.

Inoltre, non bisogna dimenticare le ferie pagate, la tredicesima e il TFR di fine mese.

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