Le partite IVA possono andare in ferie? Sì, ma attenzione ai controlli dell’Agenzia delle Entrate

Non solo i dipendenti ma anche le partite IVA vanno in ferie. Ci sono, però, degli obblighi molto importanti da rispettare.

I dipendenti hanno l’onere di comunicare al datore di lavoro il periodo di assenza per ferie.

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Anche le partite IVA vanno in ferie – InformazioneOggi.it

Allo stesso modo, chi ha una partita IVA deve informare l’Agenzia delle Entrate riguardo ai periodi di interruzione dell’attività lavorativa.

La regola, tuttavia, non interessa tutti i lavoratori autonomi e gli imprenditori, ma solo una determinata categoria. Analizziamo la normativa e scopriamo di quale si tratta.

Partite IVA in ferie: perché è fondamentale conoscere il periodo di interruzione dell’attività?

I lavoratori con partita IVA che usano un registratore di cassa telematico e che intendono andare in ferie per più di 12 giorni, hanno l’obbligo di avvertire l’Agenzia delle Entrate.

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Gli obblighi di chi possiede una partita IVA e beneficia delle ferie – InformazioneOggi.it

In questo modo, l’Ente saprà che il registratore telematico non è in funzione in quel periodo e che i dati dei guadagni giornalieri non vengono inviati per tale motivo.

Si tratta di una comunicazione molto importante ai fini fiscali, perché evita che l’Agenzia delle Entrate si insospettisca e disponga accertamenti.

Gli imprenditori, dunque, non possono comunicare il periodo di ferie solo ai propri clienti, ma devono accertarsi che il registratore telematico sia impostato come “fuori servizio” nei periodi di inattività che superano i 12 giorni.

Qual è il procedimento da seguire in caso di inattività?

I commercianti al dettaglio che non hanno l’obbligo di emettere fatture devono certificare le entrate attraverso la memorizzazione e la trasmissione telematica di tali informazioni all’Agenzia delle Entrate. Tale adempimento viene effettuato grazie al registratore telematico.

Di recente, l’Agenzia delle Entrate han introdotto una nuova disciplina relativa ai modelli di Registratore Telematico e di ServerRT.

Tra le innovazioni introdotte, spicca la necessità di comunicare all’Agenzia delle Entrate il periodo in cui iniziano le ferie e di porre il registratore in modalità “fuori servizio“, codice 608.

Di conseguenza, le partite IVA che vogliono andare in ferie per più di 12 giorni, devono rispettare determinate norme, per evitare sanzioni fiscali.

Nel dettaglio, prima di sospendere l’attività lavorativa, devono avvertire l’Agenzia delle Entrate che il registratore automatico non sarà in funzione in quei giorni. La comunicazione può pervenire anche telematicamente; può essere effettuata tramite il sito ufficiale dell’Ente di Riscossione, all’Area Gestore ed Esercente, cliccando sull’icona “Procedure di Emergenza” e, infine, su “Dispositivo Fuori Servizio“.

Non tutti i periodi di ferie vanno comunicati: quando non scatta l’obbligo

Come abbiamo anticipato, non tutte le partite IVA sono tenute a comunicare il periodo di ferie al Fisco. Se, infatti, la sospensione dell’attività lavorativa non supera i 12 giorni, non è necessario provvedere ad alcun adempimento in particolare.

Specifichiamo, infine, che all’Agenzia delle Entrate vanno comunicati tutti gli eventuali periodi di inattività, non solo quelli per ferie. Lo stesso procedimento, infatti, va seguito anche se l’interruzione è dovuta, ad esempio, ad un guasto tecnico del registratore.

Alla prima trasmissione utile, dunque, il registratore telematico elaborerà e invierà tutte le informazioni riguardanti il periodo di interruzione.

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