Aumento in busta paga per questa categoria di lavoratori: nei prossimi mesi 150 euro in più

Buone notizie per chi lavora nel settore del commercio grazie agli aumenti in busta paga. Il rinnovo del contratto è sempre più vicino.

Oltre 3 milioni di lavoratori con profilo di commesso potrebbe ricevere un aumento mensile dello stipendio nei prossimi mesi.

Aumenti in busta paga settore commercio
Aumenti in busta paga: ecco chi potrà festeggiare (informazioneoggi.it)

Infatti, sono state riaperte le trattative tra sindacati e datori di lavoro per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (CNL) del settore Commercio e servizi. Le decisioni che si prenderanno influenzeranno sia i lavoratori della Grande distribuzione organizzata (GDO) sia i lavoratori di e-commerce.

Aumenti in busta paga per i commessi, ecco cosa serve sapere

Il settore Commercio e servizi ha il maggior numero di lavoratori impiegato. Sono passati quattro anni dall’ultimo rinnovo del contratto e nei prossimi mesi si prevede che i lavoratori con la qualifica professionale Commesso possano beneficiare di 150 euro in più in busta paga.

Aumento stipendio commessi
Busta paga commessi: a breve aumenti e rinnovo del contratto (informazioneoggi.it)

Inizialmente, il termine per la conclusione delle trattative era stato spostato ma oggi finalmente le parti hanno ripreso le trattative. Sia datori di lavoro sia sindacati sperano di concludere tutto entro fine estate. In questo modo gli aumenti potranno essere versati già nello stipendio di settembre o comunque prima della fine del 2023.

L’obiettivo delle parti è quello di adeguare gli stipendi alla situazione economica attuale, ovvero all’inflazione che nonostante sia leggermente diminuita continua a creare una situazione di disagio economico per molti lavoratori. Il rinnovo del contratto, comunque, non dovrà dimenticare il miglioramento di questi altri importanti aspetti:

  • welfare;
  • inquadramento dei nuovi profili professionali;
  • misure per conciliare vita e lavoro;
  • sostegno alla genitorialità;
  • possibilità di continuare di servirsi del “lavoro agile”;
  • attivazione delle politiche di genere.

Con il nuovo contratto, in pratica, i lavoratori del settore Commercio e servizi vedrebbero riconosciuti quasi il 60% dell’aumento del costo della vita riferito all’anno 2022. In cambio, però, i datori di lavoro hanno richiesto una maggiore flessibilità oraria, soprattutto durante i periodi dell’anno più critici. Per questo motivo, sarebbero disposti a erogare altri aumenti.

Aumenti già erogati

Come ricorda il quotidiano Il Messaggero, a dicembre 2022 questi lavoratori hanno già ricevuto un aumento in busta paga di 30 euro lordi al mese per  un accordo temporaneo tra sindacati e datori di lavoro. In questo accordo si parlava anche dell’erogazione di una somma pari a 110 euro entro il 2024. Di questo aumento però ancora non si conoscono i termini.

Nel frattempo, i lavoratori hanno ricevuto una somma compresa tra i 100 e i 250 euro come una tantum che dovrebbe coprire la cosiddetta “vacanza contrattuale”. Una cifra forfettaria erogata come risarcimento per il mancato rinnovo del contratto di lavoro.

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