Immaginando il poliamore potremmo pensare a molte cose ma non che possa fare bene alla salute sia fisica che mentale.
La relazione amorosa e sessuale tra 3 persone viene vista ancora come qualcosa di estremamente diverso da quella monogama. Ma forse è arrivato il momento di cambiare idea. Quantomeno sul “giudizio”.
Le relazioni romantiche che avvengono tra tre persone, ovviamente consapevoli e consenzienti, si chiamano anche “triangoli”, e sono un’alternativa al vivere i sentimenti come la coppia monogama. Il “fine” è però il medesimo, ovvero stabilire una relazione affettiva e sessuale, appagante e rispettosa di tutti i componenti.
Esistono oggi molte definizioni che ci riportano ad un modo diverso di amarsi che non sia quello tra due persone, ma indipendentemente da questo potremmo chiederci se davvero una relazione non-monogama apporti gli stessi benefici emotivi e fisici. Esulando dal contesto culturale, dunque, andiamo a scoprire cosa è emerso da uno studio.
Amore a 3, fa bene alla salute e alla psiche, ecco i risultati di una ricerca
Quando parliamo di sentimenti, entriamo ovviamente in un universo praticamente infinito. La nostra cultura ci porta a desiderare e intrecciare relazioni monogame, ma se fino ad oggi c’erano limitazioni date dal giudizio sociale che influivano sulle scelte, adesso possiamo esprimere più liberamente le nostre inclinazioni.
Tra di esse potrebbe esserci la voglia di vivere un sentimento con più persone contemporaneamente. Potremmo pensare che “gestire” più di un partner sia molto più difficoltoso, e forse in parte è vero.
Nei “triangoli” è opportuno costruire la relazione partendo da una base molto solida che comprenda trasparenza e sincerità nella comunicazione. Fattore questo che comunque fa bene anche alla coppia monogama, non dimentichiamolo.
Ogni membro della relazione aperta ha il diritto di stabilire i singoli legami con gli altri due e di ricevere e dare rispetto massimo. Solamente così una storia a 3 può funzionare.
Chi decide insomma di adottare questo modo di amare deve essere consapevole delle implicazioni che ne conseguono. D’altronde – e purtroppo aggiungiamo – sono ancora in essere molti tabù, credenze popolari e limiti culturali a cui si dovrà per forza andare incontro.
Stando ad un recente studio, pubblicato anche su National Library of Medicine però, è emerso un dato molto importante. L’analisi ha voluto vagliare le affermazioni di alcuni Media polacchi inerenti l’argomento “poliamore”.
Ne è emerso che l’amore libero suscita ancora diffidenza e sdegno, e che le relazioni a 3 sono ancora viste come diseducative, per cui vengono giudicate negativamente.
Il team di esperti ha però controllato i risultati di altri studi che avevano “misurato” il benessere delle persone coinvolte sia in relazioni monogame che non-monogame. E il risultato è stato davvero interessante.
Tra le altre considerazioni troviamo la seguente: “Le persone poliamorose mostrano livelli di intimità relazionale più elevati rispetto alle persone monoamorose. Dichiarano anche alti livelli di appagamento e soddisfazione“.
Inoltre riguardo al giudizio lo studio ricorda che “le persone poliamorose a volte sono valutate come migliori nella comunicazione, più estroverse, più attraenti e migliori nell’affrontare la gelosia“.
In tutti i casi, però, è emerso che qualsiasi tipo di relazione, monogama o non monogama, trae beneficio dall’onestà e dal rispetto. Dunque è solamente un fatto squisitamente morale, soggettivo e culturale che vede il poliamore diverso dall’amore monogamo.