Apnea notturna, perché succede: i sintomi da non sottovalutare

Condizione caratterizzata da continue interruzioni nella respirazione durante il sonno, ecco cos’è l’apnea notturna, possibili cause e sintomi da non sottovalutare.

Riconoscere i casi di apnee notturne è davvero molto importante. Ecco di cosa si tratta, come gestirli e sintomi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

ragazzo che dorme
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La salute è, indubbiamente, la più importante risorsa a nostra disposizione. Per questo motivo è fondamentale prestare la massima attenzione a tutto ciò che facciamo, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze. Un tema sempre più attuale, soprattutto considerando il fatto che gli ultimi anni sono stati purtroppo segnati dal Covid.

Proprio in tale contesto si invita anche a prestare attenzione ad altre patologie, come ad esempio l’apnea notturna. Ma cos’è e quali sono le cause? Entriamo quindi nei dettagli per vedere di cosa si tratta, sintomi e tutto quello che c’è da sapere in merito.

Apnea notturna, cos’è e cause: tutto quello che c’è da sapere

L’apnea notturna è una condizione caratterizzata da interruzioni nella respirazione durante il sonno. Questo avviene a causa dell’ostruzione totale o parziale delle vie aeree superiori. Ma quali sono le cause? Ebbene, possono essere di vario tipo. Ad esempio in caso di apnea ostruttiva l’interruzione della respirazione avviene in genere quando il palato molle collassa durante il sonno per via del rilassamento dei muscoli della parte posteriore della gola.

Ma non solo, tra gli elementi che possono contribuire all’occlusione si annoverano anche: obesità, ipertrofia tonsillare, adenoidea nel bambino, incremento di volume della lingua, riduzione di dimensioni o il retroposizionamento della mandibola. Le apnee centrali, invece, possono essere conseguenti a malattie neuromuscolari come la sclerosi laterale amiotrofica.

Soffermandosi sui fattori di rischio, si annoverano fumo, congestione nasale, sovrappeso, alcol ed età avanzata. Un disturbo, quello dell’apnea notturna, che può avere effetti indesiderati. Tra questi si annoverano sonnolenza notturna, aumento del rischio di ipertensione arteriosa, infarto, ictus e aritmie cardiache.

Per quanto riguarda bambini e neonati, inoltre, le apnee notturne possono portare a dover fare i conti con disturbi dell’apprendimento e del comportamento. Ma non solo, anche ritardi nella crescita e patologie cardio – polmonari.

Apnea notturna, i sintomi da non sottovalutare: ecco di quali si tratta

Tra i principali sintomi di questa patologia, è bene sapere, si annoverano:  eccessiva sonnolenza diurna, difficoltà a concentrarsi, colpi di sonno e bocca asciutta al risveglio. Ma non solo, anche sudorazioni notturne e risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento.

Stabilire a priori come curare le apnee notturne non è possibile. A tal fine è necessario rivolgersi ad uno specialista che sarà in grado di fornire indicazioni mirate in merito. Nei casi più lievi, ad esempio, può bastare cambiare il proprio stile di vita e perdere peso.

In altri, invece, può rivelarsi necessario utilizzare degli apparecchi ad hoc, volti a supportare la respirazione o che aiutano a mantenere le vie aeree aperte durante il sonno. In questo modo si impedisce alla lingua di bloccare la gola. In ogni caso sarà sempre e soltanto il medico curante a stabilire quale cura seguire.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).

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