Pensionamento a 60 anni nel 2024: gli scivoli attivi su cui riflettere

I lavoratori prossimi a compiere 60 anni stanno iniziando a riflettere sul pensionamento nel 2024. Sarà possibile e se sì con quale scivolo?

Scopriamo quali sono le misure che permetteranno ai lavoratori di andare in pensione a 60 anni il prossimo anno.

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Come andare in pensione a 60 anni nel 2024 – Informazioneoggi.it

Lasciare il lavoro prima del compimento dei 67 anni comporta delle riflessioni importanti per il lavoratore. La pensione di vecchiaia – 67 anni di età e 20 anni di contributi – è la misura dedicata a tutti gli italiani e non comporta penalizzazioni o tagli dell’assegno. Optando per uno scivolo anticipato, invece, bisognerà accettare dei compromessi e, soprattutto, un assegno pensionistico di importo inferiore.

Ad ogni lavoratore la sua scelta. In fondo le forme di pensionamento tra le quali scegliere quella adatta al proprio profilo sono molteplici anche se limitate ad alcune categorie. La pensione per i precoci, Quota 103, l’APE Sociale, la pensione anticipata ordinaria sono solo alcuni degli scivoli da valutare ma quale misure permette di uscire dal mondo del lavoro a 60 anni nel 2024?

Pensionamento a 60 anni, quali scivoli nel 2024

Riuscire ad inquadrare fin da subito gli scivoli per il pensionamento a 60 anni nel 2024 è possibile dato che la Riforma delle Pensioni difficilmente sarà attuata entro sei mesi. Il Governo potrà adottare piccoli accorgimenti e proroghe ma difficilmente riuscirà a sostenere economicamente un importante cambiamento del sistema previdenziale.

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Gli scivoli per il pensionamento a 60 anni – Informazioneoggi.it

Soffermiamoci sul requisito anagrafico di 60 anni. Le possibilità di pensionamento a questa età sono poche. Sette anni di anticipo rispetto la pensione di vecchiaia sono troppi ma l’impresa non è possibile. Bisognerà avere una lunga carriera continua e aver così accumulato 42 anni e dieci mesi di contributi (se uomini, un anno in meno per le donne). Significa aver iniziato a lavorare nel 1982 senza interruzioni ed essere nati nel 1964 per lasciare il lavoro a 60 anni. E l’inizio della carriera a 18 anni è prerogativa di pochi ma, come detto, non impossibile.

Stesso discorso per i precoci. Servono 41 anni di contributi ma solamente avendo versato un anno di contribuzione prima dei 19 anni. In più bisognerà appartenere ad una delle categorie dell’APE Sociale (disoccupati, caregiver, invalidi al 74% e addetti alle mansioni gravose).

Poi c’è Opzione Donna, dedicata alle lavoratrici. Consente il pensionamento a 60 anni alle donne senza figli a condizione che le candeline si spengano entro il 31 dicembre 2023. La cristallizzazione del diritto permette di andare in pensione successivamente e anche nel caso in cui la misura dovesse sparire. L’età scende a 59 anni per le lavoratrici con un figlio e a 58 anni con due figli. I contributi necessari sono 35. Occorrerà essere disoccupate, invalide al 74% o caregiver.

Infine c’è la pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile. Si rivolge a chi ha un’invalidità superiore all’80%, ha maturato 20 anni di contributi e ha compiuto 60 anni se donne e 61 anni se uomini.

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