Alimentazione, attenti a questo olio che abbiamo tutti in casa: possibili effetti collaterali sul cervello

Occhio a questo olio vegetale in quanto potrebbe avere possibili effetti collaterali sul cervello e sul metabolismo. Ecco di quale si tratta.

Una recente ricerca ha dimostrato che il consumo di questo tipo di olio vegetale potrebbe portare  a dover fare i conti con alcuni effetti collaterali indesiderati. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

olio di soia
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A partire dal primo, passando per il secondo, fino ad arrivare ai dolci e alla frutta, sono davvero tante le pietanze in grado di deliziare i palati sia di grandi che di piccini. Tanti, in effetti, sono i prodotti alimentari disponibili sugli scaffali dei supermercati, venduti in confezioni di diverso formato e dimensioni, grazie a cui imbandiamo le nostre tavole.

Sempre in tale ambito si invita a prestare attenzione a ciò che mangiamo, onde evitare spiacevoli conseguenze. In particolare un recente studio ha dimostrato che il consumo di questo tipo di olio vegetale potrebbe portare  a dover fare i conti con alcuni effetti collaterali indesiderati. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Alimentazione, occhio a questo olio vegetale, possibili effetti collaterali: ecco di quale si tratta

Non sono passati inosservati i risultati emersi da un recente studio in merito all’utilizzo dell’olio di soia. In genere utilizzato per friggere e nei cibi confezionati, sembra che tale alimento possa avere un effetto negativo sul funzionamento dell’ipotalamo. Entrando nei dettagli, tale studio, pubblicato sulla rivista Endocrinology, è stato effettuato confrontando olio di soia, olio di soia modificato e olio di cocco.

Pur non riscontando alcuna differenza tra gli effetti dell’olio di soia modificato e non modificato sul cervello, gli studiosi hanno rilevato degli effetti sull’ipotalamo. Quest’ultimo aiuta a regolare il peso corporeo attraverso il metabolismo, mantiene la temperatura corporea e si rivela essere una valida risposta allo stress.

Ebbene, i ricercatori hanno rilevato che un certo numero di geni nelle persone che hanno assunto olio di soia non funzionavano correttamente. Tali geni, a loro volta, potrebbero colpire l’ipotalamo in modo dannoso Tali effetti, sottolineano i ricercatori di tale studio, sono stati riscontrati dopo l’utilizzo dell’olio di soia e non di altri prodotti a base di soia o ad altri oli vegetali.

Non sono state inoltre identificate le sostanza chimiche presenti nell’olio di soia che potrebbero essere responsabili dei cambiamenti riscontrati nell’ipotalamo. Il condizionale comunque è d’obbligo. Bisogna infatti attendere ulteriori ricerche per vedere se davvero tale olio ha degli effetti indesiderati ed eventualmente quali.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).

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