Riforma fiscale 2023 con taglio Irpef? Sono 2 le condizioni obbligatorie per attuarla che non tutti conoscono

Per consentire il taglio dell’Irpef con la riforma fiscale, il Governo dovrà trovare un nuovo equilibrio tra entrate derivanti dai prelievi sui contribuenti ed agevolazioni fiscali.

Come è noto, il Governo italiano ha intenzione di intervenire massicciamente sull’enorme apparato di norme e regole che regolano i rapporti tra Stato e cittadini, per innovare e aggiornare con un occhio di riguardo al PNRR, e per dare una mano – ove possibile – ai singoli cittadini e alle famiglie alle prese con il boom inflazione e aumenti generalizzati nei prezzi di beni e servizi.

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Ebbene, in questo periodo si parla tra l’altro con insistenza di riforma della previdenza, e di nuovi strumenti che aiutino in modo sostanziale i cittadini che si trovano in stato di disoccupazione – superando il discusso RdC con il varo di misure alternative. Nell’agenda con l’elenco degli obiettivi dell’Esecutivo non dobbiamo però dimenticare che c’è anche e soprattutto la riforma fiscale.

L’Esecutivo vorrebbe intervenire con un taglio drastico dell’Irpef, come già annunciato nei mesi scorsi, ma per farlo passaggio obbligato con tutta probabilità sarà l’abolizione o, comunque, la drastica revisione del complesso sistema delle deduzioni e delle detrazioni a favore del contribuente. Di che si tratta di preciso? E cosa ci aspetta con la riforma fiscale che intende varare il Governo? Proviamo a fare un po’ di chiarezza nel corso di questo articolo.

Riforma fiscale con lo stop a deduzioni e detrazioni: il contesto di riferimento

Abbiamo appena accennato al possibile addio – quanto meno parziale – al sistema delle deduzioni e detrazioni fiscali, ma che cosa sono esattamente? Ebbene, senza voler scendere qui in tecnicismi, ricordiamo però che la legge italiana ammette alcune agevolazioni fiscali ideata appositamente per ridurre il carico di tasse che pesa sul contribuente. In termini semplici:

  • la deduzione permette di ridurre il valore del reddito complessivo al fine di calcolare la base imponibile di riferimento e dalla quale partire per il calcolo dell’imposta sul reddito;
  • la detrazione si applica in via diretta sull’imposta diminuendone il valore finale.

In breve, le detrazioni fiscali non incidono sulla quantificazione del reddito imponibile ma soltanto sull’esborso che deve essere corrisposto per una certa tassa. Si tratta certamente di due agevolazioni fiscali con obiettivo non diverso – vale a dire ridurre il carico fiscale del contribuente – ma è anche vero che sono applicate in due momenti differenti: la deduzione prima del calcolo dell’importo del tributo, la detrazione dopo.

Riforma fiscale con lo stop a deduzioni e detrazioni: cosa cambierà?

In particolare si usa parlare di deduzioni e di detrazioni fiscali nel momento nel quale si fa riferimento alle scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Ebbene proprio quelle presentate lo scorso anno hanno lasciato in “eredità” ben più di 100 miliardi di bonus tra detrazioni e deduzioni, ovvero un amplissimo insieme di agevolazioni fiscali che molto probabilmente saranno riviste dal Governo – al fine di trovare le risorse per il taglio dell’Irpef.

Vero è che nel corso del tempo il legislatore ha più volte inteso riordinare l’insieme di bonus o agevolazioni fiscali per dare luogo ad un sistema più equo ed economico, ma proprio l’obiettivo del taglio all’Irpef nella riforma fiscale porterà inevitabilmente a ricercare un nuovo delicato equilibrio tra entrate fiscali ed agevolazioni.

Come hanno già notato gli osservatori più attenti, al fine della riforma fiscale il Governo potrebbe ritenere necessario ridurre alcune detrazioni e deduzioni, in particolare quelle meno usate (come ad esempio quelle per le spese per cultura e turismo), per individuare le risorse necessarie per il taglio dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Insomma non è affatto detto che sarà addio totale al sistema delle deduzioni e detrazioni, piuttosto potranno coesistere Irpef ‘ridimensionata’ e dette agevolazioni fiscali, limitate però a quelle che hanno oggi un impatto più alto sulla vita dei contribuenti o che includono vantaggi più compatibili con le esigenze della sostenibilità ambientale. Pensiamo ad es. alle detrazioni che favoriscono la transizione ecologica.

Conclusioni

Di certo tra le novità della riforma fiscale 2023 vi sarà dunque la ridefinizione delle deduzioni e detrazioni allo scopo di favorire la cd. equità verticale e orizzontale e migliorare la trasparenza dell’apparato di norme fiscali vigenti nel nostro paese.

Se l’Esecutivo intende varare una revisione organica e complessiva del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche, è probabilissimo però che non saranno toccate le centrali deduzioni e detrazioni su casa, sanità e previdenza. Non resta tuttavia che attendere i decreti legislativi che il Governo emanerà per dare forma all’attesa riforma delle tasse.

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