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Sapete quanto guadagnava Raikkonen in Ferrari? Ecco tutti i dati

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Kimi Raikkonen ha corso in Ferrari per tanti anni, ed oggi daremo uno sguardo ai suoi guadagni. Ecco quanto prendeva in rosso.

Uno dei piloti più amati dai tifosi della Ferrari è senza alcun dubbio Kimi Raikkonen, ovvero colui che è stato l’ultimo a vincere un titolo mondiale in rosso, nel lontano 2007. Il nativo di Espoo, dopo tre stagioni all’Alfa Romeo Racing, ha deciso di appendere il casco al chiodo al termine del 2021, lasciando un vuoto notevole nella F1 di oggi.

Raikkonen ed i suoi guadagni in Ferrari (LaPresse)

Infatti, Iceman, assieme ai vari Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Fernando Alonso era uno di quelli della vecchia guardia, di quei piloti che avevano uno stile del tutto diverso sia in pista che, soprattutto, davanti alle telecamere e fuori dai tracciati. Si trattava di un personaggio atipico, che proprio per quello risultava molto simpatico e fuori dagli schemi.

Raikkonen è uno di quelli che ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto, visto che è stato molto sfortunato soprattutto ai tempi della McLaren. Dopo il debutto con la Sauber datato 2001, Kimi venne subito preso da Ron Dennis, che lo portò a Woking nel 2002, quando era ancora un 22enne.

La prima vittoria arrivò in Malesia, nel 2003, campionato che si giocò sino all’ultima gara di Suzuka contro la Ferrari di Michael Schumacher. Il sogno iridato sfumò per appena 2 punti, ed in quel caso, fu fatale la rottura del motore Mercedes che lo colpì qualche mese prima al Nurburgring, quando stava dominando una corsa che lo avrebbe portato al titolo.

Kimi fece una stagione eccezionale anche nel 2005, quando sfidò la Renault di Fernando Alonso, ma nonostante la vittoria in sette gare della stagione dovette arrendersi con ben due tappe di anticipo, a causa della scadente affidabilità della sua monoposto. Insomma, la fortuna non è mai stata troppo dalla sua parte, anche se il 2007 resta sicuramente l’anno d’oro.

Fu quello l’anno della vittoria del titolo mondiale, arrivato proprio a discapito della sua ex squadra, e sfruttando la guerra fratricida tra Alonso ed Hamilton. I due si ostacolarono per tutto l’anno, favorendo la rincorsa di Iceman che si laureò campione del mondo all’ultima tappa, corsa in Brasile, in quel mitico 21 ottobre che nessun tifoso della Ferrari potrà mai e poi mai dimenticare.

Da quel momento in poi, a Maranello non è più arrivato neanche un titolo piloti, e Kimi si separò dalla Rossa a fine 2009, correndo prima nei rally e poi tornando in F1 nel 2012 con la Lotus. La sensazione, come detto in precedenza, è che questo ragazzo avrebbe potuto raccogliere meglio e di più, ma ci sono tanti piloti che meritavano e che non hanno mai messo le mani sul titolo.

Raikkonen, ecco quanto prendeva a Maranello

Kimi Raikkonen è tornato in Ferrari nel 2014 dopo la prima esperienza che lo portò al mondiale. Tra il primo anno dell’era ibrida ed il 2018, ultima stagione con la Scuderia modenese prima di passare all’Alfa Romeo Racing e di cedere il posto a Charles Leclerc, il finnico incassava circa 7 milioni di euro a stagione come stipendio fisso, a cui aggiungere tutti i vari bonus per vittorie e piazzamenti.

Va però sottolineato come ci fosse una differenza enorme rispetto a Sebastian Vettel, suo compagno di squadra tra il 2015 ed il 2018. Il quattro volte iridato, infatti, percepiva qualcosa come 40 milioni all’anno, e nonostante questo, non è mai riuscito a mettere le mani sul titolo mondiale.

Iceman era chiaramente il pilota numero 2 all’epoca, ma c’è da fare una precisazione che è molto importante. Da Monza 2018 in poi, ovvero una volta scoperto che non avrebbe continuato a correre in Ferrari, Raikkonen ha iniziato ad andare meglio di Vettel, vincendo il GP degli Usa ad ottobre e facendo più punti del suo compagno di squadra.

Questo vuol dir tutto e non vuol dir niente, ma c’è da dire che il talento del finlandese non è forse mai stato sfruttato al massimo a quei tempi, quando poteva dare ancora moltissimo alla sua squadra, togliendosi anche tante soddisfazioni. Spesso, a Maranello le decisioni non sono state azzeccate, come quando nel 2008 si sviluppò la vettura in direzione di Felipe Massa, mandando Kimi in crisi. Le cose, ormai, sono andate così ed il passato non si può cambiare, ma attorno a questo pilota ci sarà sempre un grande affetto.

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