Fallimento Banche: preoccupati i cittadini sui risparmi, c’è un modo che potrà salvare il denaro depositato

Marzo sarà ricordato come il mese del fallimento di due importanti banche e della crisi monetaria. Ecco come impedire la perdita dei risparmi.

Dopo gli eventi delle ultime settimane che hanno portato alla crisi monetaria, molti risparmiatori si domandano cosa succede ai propri risparmi in caso di fallimento.

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InformazioneOggi

Nonostante, le rassicurazioni del ministro dell’Economia Giorgetti e del governatore di BankItalia, Visco, mettere in dubbio la sicurezza della propria banca, in questo momento, è un pensiero legittimo. E forse neanche la classifica delle banche più sicure effettuata dalla Banca centrale europea (BCE). Questo potrebbe succedere perché in molti non sanno come funziona in generale il sistema bancario. Quindi prima di capire come e se si potrà salvare il denaro in caso di fallimento della banca, ecco in sintesi come funziona il sistema banca.

Fallimento banche: davvero si rischia di perdere il denaro?

L’attività principale delle banche è la raccolta di denaro che proviene dai clienti sia investitori come imprese sia correntisti private. Questo denaro è utilizzato dalla banca per i mutui, i prestiti e per eventuali altri investimenti. Quindi, un istituto di credito dispone di una certa quantità di denaro utilizza per effettuare varie azioni. La banca sarebbe in difficoltà qualora tutti i correntisti nello stesso momento chiedessero la restituzione del denaro. Questo perché non conserva la liquidità totale dei risparmi. È un caso raro ma quando succede la banca fallisce.

In Italia, esistono delle tutele proprio per evitare tale eventualità. Infatti, in caso di fallimento della banca lo Stato interviene per garantire agli utenti di recuperare una parte dei loro risparmi. Questo perché sono obbligate ad aderire al Fondo interbancario di tutela dei depositanti e al Fondo di garanzia dei depositi del Credito cooperativo.

I due enti coprono i risparmi dei correntisti fino a 100mila euro per persona e per banca. Si tratta di una cifra importante soprattutto se sul conto c’era meno denaro perché li riavrà del tutto indietro. Invece, il correntista perde il denaro se la cifra è superiore a 100mila euro.

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