Case a 1 euro è un progetto nazionale finalizzato al recupero e alla riqualificazione dei centri storici di piccoli paesi.
Sono molti i comuni italiani che, entrati nella lista del progetto, hanno pubblicato un bando rivolti ai proprietari di immobili “abbandonati” da vendere o concedere in affitto a 1 euro.
Ovviamente la cifra è simbolica perché per la maggior parte si tratta di immobili dismessi, abbandonati, fatiscenti e, quindi, che hanno necessità di una ristrutturazione parziale o completa.
Lo scopo del progetto Case a 1 euro è recuperare immobili situati nei centri storici, soprattutto di paesi o piccole città che hanno avuto un calo demografico, per farli tornare a nuova vita. Sul sito web www.casea1euro.it è presente una mappa completa delle case a 1 euro in tutte le regioni italiane. Recentemente anche un comune della Basilicata ha aderito al progetto.
Il Comune di Acerenza, in provincia di Potenza, ha aderito al progetto nazionale Case a 1 euro. A renderlo noto è Federico Scattone, sindaco della città. L’obiettivo è ripopolare l’antico centro abbandonato dai cittadini. Infatti, il Comune di Acerenza rientra fra il 72% dei piccoli comuni italiani che hanno meno di 5mila abitanti. Da qui, la necessità di incoraggiare i privati a vendere gli immobili abbandonati alla cifra simbolica di 1 euro. Però, con il contratto di compravendita l’acquirente si impegna a ristrutturare l’immobile entro 48 mesi.
Con questa iniziativa, il Comune vuole anche dare una nuova vita al centro storico: nuove unità abitative, attività turistico ricreativo, botteghe artigianali e negozi. Il regolamento comunale dal titolo “Adotta 1€entro storico – Case a 1 euro” spiega nel dettaglio le motivazioni del Comune all’adesione del progetto e cosa devono fare i proprietari degli immobili e gli eventuali compratori.
La storia di Acerenza ha radici molto antiche e, infatti, è menzionata per la prima volta nel VI secolo avanti Cristo. La città è posta tra alcune vie fondamentali che collegavano il Sud Italia con Roma: via Appia, Appia-Traiana e la via Erculea, quest’ultima arrivava sulla costa ionica. Ed è proprio per la sua posizione che nel Medioevo fu a lunga contesa tra i Bizantini e i Longobardi.
Acerenza, con i suoi boschi (circa 900 ettari), due fiumi (Bradano e Fiumarella) e un lago, seppur artificiale, è inserita tra i 50 Borghi più belli d’Italia. Tra i monumenti degni di nota, il Castello Longobardo e la Cattedrale, mentre un prodotto tipico è il vino rosso locale, il Pipolo Aglianico del Volture DOC.
Insomma, Acerenza è una meravigliosa piccola città della Basilicata che oltre alle bellezze naturali e architettoniche è ricca di fascino e misteri. Infatti, pare che la storia della città si intrecci con due leggende. La prima riguarda il Sacro Graal: alcuni ipotizzano che sia nascosto dietro una finestra murata della Cattedrale. La seconda racconta che è proprio nella chiesa principale che sia sepolta la figlia del famoso conte Vlad III di Valacchia, ovvero Dracula.
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