Ferrari SF90 Stradale, escono per testarla: la riportano a pezzi

Una Ferrari SF90 Stradale è tornata distrutta dopo un clamoroso incidente. La vicenda si è verificata in Germania vicino alla cittadina di Hoffenheim.

La Ferrari è il sogno di qualsiasi appassionato di auto sportive, grazie ad una linea unica ed i suoi motori leggendari. Per raggiungere un tale livello di performance ogni nuovo modello ha bisogno di accurati test. Ci sono dei fortunati piloti che ogni giorno si mettono al volante dei bolidi del Cavallino per valutare l’efficienza delle soluzioni tecniche adottate dagli ingegneri.

Ferrari crash immagine a titolo dimostrativo (Ansa Foto)
Ferrari crash immagine a titolo dimostrativo (Ansa Foto)

I test di vetture così estreme vengono svolti, solitamente, in Germania dove su alcuni tratti stradali non vi sono limiti di velocità. Le supercar devono essere spremute al limite anche in difficili condizioni proprio per testare l’affidabilità e per provare a capire dove poter migliorare. Non sempre tutto va come nelle attese e in questo caso specifico una Ferrari SF90 Stradale è stata protagonista di un bruttissimo incidente.

La prima ibrida della storia della casa modenese è dotata di una potenza spaventosa, grazie alla combinazione di un motore V8 termico e di un pacco batteria che garantisce una potenza complessiva di 1000 cavalli. Auto di questo genere dovrebbero essere spinte al limite in pista, ma vengono affidate nelle mani esperte di pro driver per fare una valutazione complessiva del mezzo anche sulle strade di tutti i giorni.

L’innovazione della Ferrari SF90 Stradale

I tecnici a Maranello hanno perfezionato un sistema elettronico di guida che permette al fortunato automobilista di poter settare la potenza della Rossa in base alle proprie esigenze. Non sempre, infatti, c’è la volontà di raggiungere super velocità o guidare in modo sportivo. La casa consente anche a chi non è, esattamente, Charles Leclerc di godersi l’inimitabile sound dei motori termici del Cavallino, ma rispondendo anche ad esigenze diverse.

Per chi vuole provare la spinta racing basta selezionare l’impostazione specifica sul manettino per avere tra le mani un bolide estremo. La modalità Performance funziona con il motore termico sempre attivo per garantire la piena disponibilità della potenza richiesta e ricarica la batteria. Con la “Qualify” il V8 e le batterie elettriche lavorano in sinergia, permettendo di sfruttare la massima potenza del sistema. Non è la prima volta che assistiamo a incredibili crash. Una Ferrari fa a pezzi una Lamborghini: immagini agghiaccianti.

Il botto della Ferrari in Germania

A 30 km da Hoffenheim, su una stradina di campagna, il driver al volante della SF90 Stradale ha perso il controllo, finendo contro le recinzioni. Il rischio delle auto ibride è che la batteria agli ioni di litio possa provocare un incendio pericolassimo. C’è stato anche un principio d’incendio. L’intervento dei soccorritori non è stato agevole, in piena notte, ma tutto è andato a buon fine. Date una occhiata al video in basso sul canale YouTube Einsatz-Report24.

Come potete osservare nelle immagini in basso l’impatto è stato forte. L’auto sarà schizzata fuori dalla carreggiata ad una velocità abbastanza sostenuta. La SF90 Stradale è risultata pesantemente danneggiata nell’incidente, visto che la batteria ha preso fuoco, rovinando a sua volta i cablaggi. La vettura può raggiungere i 340 km/h di top speed con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi. Avete visto la Ferrari Daytona SP3? E’ l’auto più bella al mondo (FOTO).

Un gioiello del genere può arrivare a costare sino a mezzo milione ed è disponibile anche con l’Assetto Fiorano. La presenza della fibra di carbonio è atta ad abbassare il peso complessivo del mezzo. Il design è studiato per ottimizzarne l’aerodinamica, con l’elettronica che ricopre un ruolo centrale. Il primo modello ibrido plug-in della Casa di Maranello per il test è stata ricoperta da una speciale colorazione, con display e strumentazioni per la raccolta di dati. Per fortuna non vi sono state conseguenze fisiche per le persone a bordo, ma stavolta il driver ha testato in altro modo la solidità del Cavallino.

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