Con il lavoro autonomo si ha diritto alla NASPI? La risposta è sorprendente

I soggetti che perdono involontariamente il lavoro e sono titolari di partita Iva si chiedono se possono beneficiare della NASPI. Analizziamo nel dettaglio cosa riporta la normativa in questi casi.

La Naspi è la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego è un’indennità prevista per i soggetti che si trovano in disoccupazione di tipo volontaria, stabilita dal d. Lgs. n.22 del 2015.

Partita IVA e NASPI
InformazioneOggi

L’indennità è erogata, a domanda, con cadenza mensile per le settimane uguali alla metà di quelle contributive presenti degli ultimi 4 anni. La richiesta di Naspi deve essere presentata telematicamente sul sito INPS accedendo con le credenziali, oppure, presentandosi presso uffici di patronato.

Partita IVA e NASPI: le possibilità

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, dopo la recezione della domanda valuta i requisiti presenti ai fini dell’erogazione. I documenti necessari per l’inoltro della domanda Naspi sono:

  • Documento di riconoscimento in corso di validità;
  • Codice fiscale;
  • Numero di cellulare;
  • Codice Iban;
  • Unilav di cessazione del rapporto di lavoro.

Quali sono i requisiti necessari per beneficare della Naspi?

I requisiti per beneficiare dell’indennità NASPI sono la perdita involontaria del lavoro e 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni precedenti alla data d’inizio del periodo di disoccupazione. La domanda deve essere presentata telematicamente entro i 68 giorni dalla data di licenziamento.

La Naspi può essere richiesta anche quando sono state date dimissioni per giusta causa e in cado di risoluzione consensuale del contratto di lavoro.

Se si stratta di un titolare di partita IVA?

I soggetti titolari di P. IVA, essendo lavoratori autonomi o imprenditori, non possono beneficiare dell’indennità NASPI.

Coloro che involontariamente perdono il lavoro e sono anche titolari di partita Iva possono beneficiare della Naspi facendo attenzione ai requisiti richiesti. In caso di un lavoratore dipendente che è titolare di partita IVA ed è stato licenziato è possibile fare richiesta di Naspi. La condizione necessaria per l’erogazione è che l’attività derivante da partita IVA non deve avere un reddito maggiore ai 4.800 euro.

Oltre alla documentazione necessaria per l’invio della domanda NASPI bisogna allegare anche una dichiarazione di responsabilità con i redditi derivanti dalla p. IVA presunti per l’anno in corso. A fine anno dovranno essere indicati i redditi effettivamente conseguiti.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

Lascia un commento


Impostazioni privacy