Pagamento bollo auto e invalidità: quando l’esenzione è ammessa (e quando no)

Il pagamento del bollo auto è un’onere da cui gli invalidi possono considerarsi esenti ma solo soddisfacendo specifiche condizioni.

Disabili e caregiver, tra le agevolazioni loro dedicate troviamo l’esenzione dal pagamento del bollo auto.

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InformazioneOggi.it

Un lettore ci chiede “Sono un disabile al 100% e supero i 20 mila euro di reddito. L’auto è intestata a mia moglie convivente, posso avere il beneficio di non pagare il bollo?“. Dal quesito traiamo spunto per approfondire un argomento caro agli invalidi e ai caregiver. A disciplinare la normativa l’Agenzia delle Entrate che nella piattaforma ufficiale dedica un’intera sezione all’argomento. Come tutti sappiamo la Legge 104 e il riconoscimento dell’invalidità concedono diverse agevolazioni sia ai soggetti con disabilità che ai caregiver, familiari che se ne prendono cura. Tali benefici sono sia economici che assistenziali e la natura dipenderà dal grado di invalidità certificato dalla Commissione di pertinenza. In generale l’invalidità è riconosciuta a partire da una riduzione delle capacità pari al 33%. Man mano che il grado sale, l’interessato avrà diritto a prestazioni più corpose volte a migliorare la sua qualità di vita.

Il nostro lettore, essendo invalido al 100% potrà contare sull’assegno di invalidità e sull’indennità di accompagnamento (se necessita di assistenza costante), sulla fornitura gratuita di ausili e protesi, sul collocamento obbligatorio (se possibile) e sull’esenzione ticket sanitario. Altri benefici sono il contrassegno per disabili e l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Approfondiamo quest’ultima agevolazione.

Esenzione dal pagamento del bollo auto per invalidità al 100%

Le persone con disabilità hanno accesso a numerose agevolazioni fiscali. Tra queste vari benefici fanno parte del settore auto. La spesa di acquisto di una nuova macchina, ad esempio, può essere ammortizzata grazie alla detrazione del 19% e all’IVA al 4%. I disabili sono esenti, poi, dal pagamento dell’imposta di trascrizione e del passaggio di proprietà e dal corrispondere il bollo auto. Naturalmente solo a determinate condizioni.

Innanzitutto per godere dell’esenzione occorrerà che il veicolo di proprietà abbia una cilindrata inferiore a 2.800 centimetri cubici con motore diesel o ibrido, a 2.000 centimetri cubici con motore a benzina e una potenza non superiore a 150kW con motore elettrico. Da sottolineare, poi, come l’esonero sia concesso non solo qualora l’auto risulti intestata al disabile ma anche nel caso in cui intestatario sia un familiare di cui è a carico. Il nostro lettore avendo reddito di 20 mila euro (se personale) non sarà a carico della moglie. Ricordiamo che il limite da non superare per essere considerati a carico è di 2.840,51 euro (oppure 4 mila euro se minori di 24 euro). Di conseguenza essendo l’auto intestata al coniuge non potrà approfittare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto.

I dettagli dell’esonero

Per poter richiedere l’esonero – la domanda può essere presentata all’ACI di competenza territoriale secondo le direttive di quasi tutte le Regioni – occorrerà che sul verbale rilasciato dalla Commissione INPS risulti scritto “L’interessato possiede i requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi di cui al comma 2, articolo 381, Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992 numero 495, e successive modificazioni, nonché per le agevolazioni fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità“. Ogni Regione, però, è libera di estendere la platea dei beneficiari dell’esenzione secondo nuovi requisiti che ritiene validi al fine di approfittare dell’agevolazione.

Qualora l’invalido – o il caregiver che lo ha a carico – risultasse proprietario di più auto dovrà indicare la targa del mezzo scelto per l’esenzione. Non è concesso, infatti, più di un esonero. La domanda di esenzione dovrà essere presentata correlata di tutta la documentazione necessaria ad attestare la disabilità solamente il primo anno. Dal secondo anno in poi l’esonero dal pagamento del bollo auto scatterà automaticamente. Se, però, nel frattempo dovessero venir meno i requisiti che danno diritto all’agevolazione, il disabile dovrà informare tempestivamente l’Ufficio di competenza.

Con riferimento alle tempistiche, la domanda dovrà essere inviata entro 90 giorni dalla data di scadenza entro la quale si sarebbe dovuto pagare il bollo auto.

Puntualizzazioni sui diritti del caregiver

Come accennato, il caregiver per poter usufruire delle agevolazioni del settore auto in relazione a spese da lui effettuate dovrà avere a carico la persona con invalidità. Abbiamo già riferito i limiti reddituali da considerare per poter risultare a carico – 2.840,51 euro oppure 4 mila euro. Ora aggiungiamo quali redditi non concorrono al calcolo di questa soglia da rispettare. Sono esenti le pensioni sociali, le indennità – anche quella di accompagnamento – le pensioni e gli assegni per invalidi civili, sordi e ciechi. Rientrando nel limite il documento che prova la spesa effettuata potrà essere intestato sia al caregiver che al disabile indistintamente.

Se tale limite di reddito dovesse essere superato, invece, le agevolazioni spetterebbero unicamente al soggetto con invalidità. Ogni documento di spesa dovrà essere a lui intestato per poter beneficiare degli aiuti e non al familiare che lo assiste.

Essere o meno a carico del caregiver, dunque, risulta fondamentale sia per ottenere l’esenzione dal pagamento del bollo auto che altri benefici concessi ai disabili.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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