Succo di Pompelmo e farmaci, nessuno lo sa ma ha effetti devastanti: ecco con quali

Succo di Pompelmo e farmaci insieme non vanno bene: forse non tutti sanno che l’innocua bevanda, con alcune medicine, fa malissimo.

Quando stiamo assumendo una terapia farmacologica sappiamo che è bene evitare alcune sostanze come l’alcol, ma anche un semplice succo di frutta può causare danni alla salute.

Succo di Pompelmo e farmaci
InformazioneOggi

Non si tratta di una “leggenda metropolitana”, o di una fake-news: il succo di un comunissimo agrume può davvero modificare non solo l’efficacia di molti farmaci ma anche causare gravi reazioni avverse.

La scoperta di questa nefasta interazione risale infatti alla fine degli anni ’80, e con l’andare del tempo la lista dei medicinali che non vanno d’accordo col pompelmo si è anche allungata. Troviamo informazioni a riguardo anche sulla rivista Altroconsumo, che come sappiamo divulga preziose informazioni utili ai consumatori.

Ovviamente il Pompelmo come Agrume non è da intendersi “pericoloso”, tutt’altro. Questo frutto offre tantissime sostanze benefiche, come la Vitamina C, Sali Minerali, Acido Citrico e Peptine: è poco calorico, dissetante e rinfrescante, e vanta persino proprietà depurative e digestive.

Perché Succo di Pompelmo e Farmaci non sono compatibili?

La scoperta che il succo di pompelmo interagiva negativamente con alcune medicine fu casuale. Era il 1989 e durante dei test farmacologici in Canada il succo fu utilizzato come componente aggiuntivo. Le persone che avevano assunto il pompelmo mostrarono poi inaspettati livelli alti nel sangue di felodipina, un farmaco usato per combattere la pressione alta.

Da allora gli scienziati cominciarono a studiare meglio il fenomeno e le scoperte sono state davvero incredibili: il succo di pompelmo interferisce con tantissimi tipi di medicine. È come se ne enfatizzasse l’effetto, dando quindi il rischio di effetti causati da sovradosaggio.

Tutto questo non deve certo allarmare chi sta prendendo dei medicinali, ma ribadisce l’importanza di non sottovalutare mai le nostre abitudini quando ci curiamo per qualche problema di salute. Infatti è sempre bene chiedere al medico curante qualsiasi informazione utile: una domanda in più può salvarci letteralmente la vita.

Sempre su Altroconsumo troviamo la lista di alcuni dei medicinali più usati su cui il pompelmo interferisce. La riportiamo integralmente.

  • antiaritimici come amiodarone, propafenone, carvedilolo, chinidina (effetto dell’interazione: aritmia cardiaca)
  • antibiotici come la claritromicina (effetto dell’interazione: aumento della tossicità)
  • antistaminici come la terfenadina (effetto dell’interazione: aritmia cardiaca)
  • ansiolitici come diazepam, midazolam, triazolam e buspirenone (effetto dell’interazione: aumento dell’effetto del farmaco)
  • calcioantagonisti come amlodipina, felodipina, nifedipina, nimodipina, diltiazem, verapamil (effetto dell’interazione: tachicardia, pressione bassa)
  • corticosteroidi come il prednisone e altri steroidi come etinilestradiolo e progesterone (effetto dell’interazione: possibile aumento degli effetti del farmaco)
  • statine come atorvastatina, lovastatina, simvastatina (effetto dell’interazione: problemi muscolari anche gravi, mal di testa)
  • antivirali anti-HIV come il saquinavir (effetto dell’interazione: aumento della tossicità)
  • immunosoppressori come la ciclosporina e il tacrolimus (effetto dell’interazione: insufficienza del fegato e dei reni, aumento dell’effetto)
  • neurologici come carbamazepina, fenitoina e clomipramina (effetto dell’interazione: sonnolenza, problemi di coordinazione dei movimenti, nausea, depressione respiratoria)
  • chemioterapici come la vinblastina (effetto dell’interazione: aumento della tossicità)
  • anoressizzanti come la sibutramina antiobesità (effetto dell’interazione: aumento della tossicità)
  • altri (farmaci anticoagulanti, farmaci anti-impotenza, metadone).

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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