Legge 104 e Canone Rai: disdetta e modulo di rimborso da inviare, bisogna fare presto

La Legge 104 consente l’esenzione dal pagamento del Canone Rai al verificarsi di determinate condizioni. Approfondiamo la questione.

La normativa italiana non prevede una specifica esenzione dal Canone Rai per i titolari di Legge 104. La disdetta può essere legata, però, ad altre condizioni.

Legge 104 Canone Rai
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Un lettore chiede “Vorrei fare domanda di disdetta Canone Rai per titolarità della Legge 104 di mio figlio. È retroattiva? Mio figlio ha la 104 dal 2018, se sì come posso procedere per recuperare le somme versate? Potrei avere il modulo di disdetta?“. Purtroppo la Legge 104 e l’esenzione dal Canone Rai non sono strettamente collegate. La presenza di un invalido nel proprio nucleo familiare non comporta l’annullamento del pagamento dell’imposta dovuta per il possesso di un apparecchio audio-televisivo in grado di ricevere i canali del digitale terrestre. I casi di esenzione, infatti, sono diversi e coinvolgono i diplomatici e militari stranieri, i cittadini che non possiedono un televisore ma risultano titolari di una utenza elettrica e gli over 75 con un reddito familiare inferiore a 8 mila euro.

Solo rientrando in una di queste tre categorie si potrà richiedere l’esenzione dal pagamento inviando l’apposito modulo entro il 31 gennaio dell’anno in corso (per non pagare tutto l’anno) oppure entro il 30 giugno per non pagare il secondo semestre (45 euro).

Legge 104 e Canone Rai, solo in questo caso non si paga

Il Canone Rai non dovrà essere corrisposto da un titolare di Legge 104 solamente se ricoverato presso una casa di cura o di riposo e non risultano, dunque, proprietari di un apparecchio TV né di un’utenza elettrica. Non è il caso descritto dal nostro lettore che dovrà, dunque, corrispondere quanto dovuto – 90 euro all’anno.

La disdetta con conseguente richiesta di rimborso può essere avanzata solamente dai cittadini over 75 con reddito inferiore a 8 mila euro conviventi unicamente con il coniuge. Sul portale dell’Agenzia delle Entrate si legge, infatti, che i cittadini che hanno compiuto 75 anni e presentano un reddito inferiore a 6.713,98 euro per le richieste relative agli anni fino al 2017 oppure a 8 mila euro per gli anni successivi hanno l’opportunità di presentare una dichiarazione sostitutiva unica in cui si attesta il possesso dei requisiti necessari per ottenere l’esonero dal pagamento del Canone Rai. Coloro che hanno corrisposto l’imposta pur avendo diritto all’esenzione potranno chiedere il rimborso delle somme pagate.

Domanda di rimborso, ecco i dettagli

Per chiedere il rimborso occorrerà presentare l’apposito modello (cliccare qui) contenente la dichiarazione sostitutiva unica che attesta la sussistenza dei requisiti e delle condizioni che consentono l’accesso all’esonero. In caso di pagamento mediante bolletta elettrica la trasmissione del modello di rimborso potrà avvenire anche online (causale 1). I canali alternativi sono il plico raccomandato da spedire all’indirizzo Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino oppure la consegna a mano presso un Ufficio dell’Agenzia delle Entrate o la trasmissione telematica tramite Posta Elettronica Certificata (cp22.sat@postacertificata.rai.it) con modulo firmato con posta elettronica.

Con riferimento al reddito limite per usufruire del rimborso occorre considerare che i conteggi riguardano le entrate dell’anno precedente alla domanda. Il reddito che concorre al calcolo include

  • il reddito imponibile risultante dalla dichiarazione dei redditi,
  • i redditi soggetti ad imposta sostitutiva a ritenuta a titolo d’imposta (ad esempio gli interessi maturati su depositi bancari, BOT, CTT, Titoli di Stato, investimenti),
  • le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanza diplomatiche, consolari e missioni, quelle corrisposte dalla Santa Sede e dagli enti gestiti direttamente da essa nonché dagli enti centrali della Chiesa Cattolica,
  • i redditi di fonte estera non tassati in Italia.

Sono esclusi dal conteggio, invece, i redditi esenti dall’IRPEF come le pensioni da guerra, i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni, i redditi soggetti a tassazione separata e il reddito derivante dalla casa di abitazione.

Ultime puntualizzazioni sul rimborso

La richiesta di rimborso rimborso dovrà essere sottoscritta dal contribuente indicando la data a partire dalla quale sarà necessario conteggiare le somme da recuperare. Al modello dovrà essere affiancata copia del documento di identità del richiedente e in caso di dichiarazioni false, omissioni e atti mendaci si verrà puniti secondo quando previsto dal Codice Penale. Inoltre si decadrà immediatamente da ogni beneficio.

Conclusioni sulla Legge 104 e Canone Rai

Gli invalidi titolari di Legge 104 anche se con percentuale di disabilità del 100% non hanno accesso ad alcuna agevolazione nel pagamento del Canone Rai. Stesso discorso per i caregiver che li assistono come nel caso del nostro lettore che si prende cura del figlio disabile. Gli unici casi di esenzione sono quelli citati in precedenza mentre il rimborso spetta unicamente agli over 75 che rispettano i requisiti reddituali.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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